Basilica di Santa Maria Maggiore: la più antica chiesa di Bologna dedicata a Maria, al cui interno si trova la cappella della Madonna del Sacro Cuore di Gesù.
La tradizione riporta l’origine di questa chiesa al sesto secolo dopo Cristo. Si trova lungo via Galliera e incrocia il corso del ramo occidentale dell’antico torrente Àposa, che attraversa la città di Bologna. Si tratta di una costruzione inoltre coeva alle grandi basiliche bizantine di Ravenna.
La chiesa fu restaurata in piena età romanica, per poi essere ricostruita successivamente, con l’aggiunta anche del campanile. Ciò portò anche ad una nuova seconda solenne consacrazione nel 1187.
Le recente recente scoperta di una Croce lapidea datata 1143 è inoltre di grande interesse storico e culturale. Si tratta infatti della più antica croce viaria bolognese conosciuta. Questa è stata rinvenuto solamente nel recente 2013, nel corso di alcuni lavori di consolidamento dell’area.
Fino al 31 luglio 1243 la Basilica fu retta dalle monache benedettine. In quel momento, invece, subentrò Capitolo di canonici, insediatosi per mano del cardinale Ottaviano Ubaldini, amministratore della Diocesi. Anche Dante Alighieri nella Divina Commedia ricordò lo stesso cardinale Ubaldini, chiamato anche Attaviano.
Nei secoli successivi, tra il tredicesimo e il quattordicesimo, la chiesa divenne la sede della Compagnia della Branca, una delle compagnie d’armi del Comune medievale. In quegli anni alcune delle famiglie nobili più importanti della città apportarono importanti ampliamenti e ristrutturazioni.
All’interno di questa chiesa si trova la pregevole pala di Orazio Samacchini, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giacomo Minore e Sant’Antonio Abate. Una caratteristica fortunata della Basilica è che riuscì a conservare praticamente intatto il suo notevole patrimonio artistico. Di cui ancora oggi tanti bolognesi e turisti ogni giorno possono goderne ammirati, mentre si fermano in preghiera di fronte alla Vergine.
Ad oggi sono poi ancora in corso alcuni lavori di ripristino e restauro generale della Basilica, che proseguono dal terremoto del 2012. Pregevoli arredi sacri testimoniano i passati splendori della Basilica. Tra questi, oltre alle numerose opere d’arte, anche una ricca serie di reliquiari lignei.
La stessa cappella dedicata alla Madonna del Sacro Cuore è stata ornata con pregevoli marmi policromi, intorno nella seconda metà dell’Ottocento. Il titolo speciale di Madonna del Sacro Cuore, di derivazione francese, sottolinea così il rapporto speciale tra Maria e Gesù, simboleggiato dal Cuore del Figlio.
Anche la stessa iconografia mostra Maria mentre evidenza il cuore del piccolo Gesù che ha in braccio. Si tratta quindi di un titolo molto usato in tutto il mondo, in numerose cappelle, chiese, santuari e immagini varie, senza contare gli ordini religiosi e le confraternite come proprio quella di Bologna.
Giovanni Bernardi
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