La basilica di Maria Santissima della Madia sorse al seguito del miracolo dell’Icona che arrivò a Monopoli su di una zattera, il 16 dicembre 1117.
Si tratta della chiesa cattedrale di Monopoli e concattedrale della diocesi di Conversano-Monopoli. In quell’occasione miracolosa, ricordata ogni anno dalla città, Maria fornì il legname necessario alla prima edificazione.
La costruzione della Basilica di Maria Santissima della Madia
La costruzione dell’edificio risale all’abbattimento del precedente edificio di culto, di età paleocristiana o altomedievale, dedicato a san Mercurio, sopra la la cattedrale romanica di Monopoli.
La cattedrale in stile romanico sorse così nel dodicesimo secolo, su iniziativa del vescovo Romualdo e con il contributo del duca Roberto d’Altavilla. Dopo l’inizio dei lavori, però, questi vennero interrotti per mancanza del materiale necessario per la costruzione del tetto.
Il miracolo dell’Icona che arriva con la zattera nel porto cittadino
Così accadde che nella notte del 16 dicembre 1117 una zattera, che assomigliava a una “madia”, fece approdo nel porto della città tramite il porto canale, in seguito fatto insabbiare dal normanno Ugo Tutabovi. La struttura di legno trasportava l’icona della Madonna della Madia. Fu così proprio con le travi della stessa zattera, trentuno secondo la testimonianza del Glianes, che fu ultimata la chiesa.
La Basilica fu però in seguito consacrata molti anni dopo, il 1 ottobre 1442. Inizialmente l’impianto basilicale era a tre navate, con transetto e abside. Tra il 1642 ed il 1643 l’intera zona dietro l’altare maggiore venne abbattuta, e al suo posto venne fatta costruire una struttura che con una più ampia cappella nella parte superiore.
Le ricostruzioni della Basilica di Maria Santissima della Madia
Il nuovo campanile arrivò nel 1693, con stile barocco e a sostituzione di quello romanico crollato dopo essere stato colpito da un fulmine. Nel settecento si demolì l’edificio romanico, ad eccezione del campanile, per potervi costruire la nuova cattedrale in stile barocco. L’opera venne iniziata nel 1742 e portata a termine nel 1772.
Molteplici ragioni fecero optare i canonici per una nuova chiesa. In primo luogo, l’esigenza di un tempio sacro che rispondesse alle esigenze di una popolazione in costante aumento. Poi il desidero di realizzare una struttura secondo l’architettura barocca dell’epoca, eliminando così una cattedrale fatiscente. Così si distrusse interamente l’antico tempio romanico.
L’interno della Basilica di Maria Santissima della Madia
La Cappella dei Martiri si edificaò nel 1800 e la cappella superiore la si completò nel 1850. Il pavimento in marmo delle navate si realizzò all’inizio del novecento, insieme alla pittura del soffitto della navata centrale e della cupola e alla decorazione dei pilastri con marmo.
La facciata risulta così sopraelevata rispetto al piano stradale di sette gradini, ed è ricca di elementi barocchi. Questa è divisa orizzontalmente in due parti. In quella inferiore, i tre portali d’entrata. La cappella, in cui è rappresentato il Trionfo della Vergine, mostra un altare con alternanza di marmi policromi.
L’icona miracolosa della Basilica di Maria Santissima della Madia
L’icona della Vergine presenta fattezze simili alle Madonne bizantineggianti tipiche della Puglia. Questa domina l’intera cappella. Ai suoi lati, le statue di san Michele e san Giuseppe di Giuseppe Sanmartino, autore del famoso Cristo Velato, poste su piccole mensole. La cornice d’argento dell’immagine della Madonna della Madia risale invece a inizio settecento.
Nella cappella si trovano inoltre diverse tele settecentesche con le Storie della Vergine Maria di Michele del Pezzo, oltre a da due quadri di Pietro Bardellino che raffigurano la Lotta iconoclasta. Poi, l’arrivo dell’icona sulle rive monopolitane e il Miracolo della zattera, con l’ambientazione però inusuale che mostra un approdo in una mattina d’estate, motivato da ragione estetiche di contrasto dei colori.
La rievocazione del miracolo ogni anno alle 5 del mattino
Di fronte alla cappella dei Martiri è invece visibile il ciclo pittorico dal titolo Miracolosa Venuta della Madonna della Madia. Ogni anno, infine, alle 5 del mattino del 16 dicembre il porto di Monopoli si gremisce di migliaia fedeli che accolgono festanti l’icona della Vergine bizantina che giunge dal mare, a bordo di una zattera, sfidando freddo e intemperie.
Si tratta di un momento fortemente sentito e suggestivo, dove i fuochi d’artificio fanno da cornice, in cui il Vescovo saluta con l’incenso la Protettrice di Monopoli, portata in solenne processione per mano di tutte le confraternite cittadine, oltre alle autorità, ai tantissimi fedeli e alla banda cittadina.
Giovanni Bernardi