Quando un libro e un Cardinale narrano al mondo la storia di una bambina di soli tre anni è perché qualcosa di davvero incredibile è accaduto e continua ad accadere.
Sara Mariucci, tre anni, è originaria di San Martino in Colle (Gubbio) e sta giocando su una giostrina. È il 5 agosto 2006 e Sara si trova in vacanza con i genitori Michele e Anna in uno stabilimento balneare a Villapiana in provincia di Cosenza. Quando ecco che con un piedino scalzo tocca un filo scoperto, e viene colpita da una fortissima scarica elettrica: per lei non c’è nulla da fare. Eppure la sua storia, nel dramma apparente, si rivelerà una è una storia di grazia, di gioia, e di bellezza.
È a Perugia che nasce il suo libro, ‘La grande storia della piccola Sara Mariucci e di Mamma Morena’ di Enrico Solinas (Edizioni Messaggero Padova EMP, pp. 160, febbraio 2021), che getta ancora più luce sulla storia della piccola Sara Mariucci e del suo incontro con la Madonna.
La storia di Sara e Mamma Morena
«Una storia nella quale era protagonista un’altra mamma dai capelli blu e dagli occhi castani, una mamma buonissima: “Mamma Morena” – si legge nel libro –. La mamma allora pose una domanda che potrebbe sembrare strana o quanto meno esagerata e chiese a Sara: “Lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena?”. La bambina le diede una risposta che la spiazzò dicendole, con sicurezza e fermezza: “Siiii”. Il giorno dopo, il 5 agosto, Sara morì per una folgorazione elettrica.
L’8 agosto il papà di Sara, Michele, fece una ricerca su “Mamma Morena” e con immenso stupore scoprì che questo è il nome con cui viene venerata la Vergine Maria protettrice della Bolivia, la cui statua si trova nel santuario di Copacabana, sul Lago Titicaca in Bolivia.
La sua festa ricorre il 5 agosto. Dal giorno di quella scoperta la storia di Sara Mariucci iniziò a portare tanta speranza nei sofferenti, in chi ha paura e in chi ha perso la fede, tanto che la tomba della bimba a Gubbio è méta di continue visite da parte di persone alla ricerca di Dio, da ogni luogo di Italia e del mondo».
Il libro che racconta la sua storia incredibile
L’autore, Enrico Solinas, è un giudice laico presso il Tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro e postulatore di alcune cause di canonizzazione, come quella di Vittorio Trancanelli, celebre medico chirurgo di Perugia. A causa dell’emergenza attuale, si è però deciso per il rinvio della presentazione del libro, che si sarebbe dovuta svolgere lunedì 1 febbraio a Perugia.
Eppure, lunedì 1 febbraio, sempre presso la chiesa di Castel del Piano, luogo che avrebbe accolto la presentazione, si è celebrata una Messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti col parroco don Francesco Buono ed altri concelebranti.
La celebrazione, di ringraziamento al Signore per la guarigione di Bassetti e delle numerose persone contagiate dal Covid-19, era a sottolineare anche le tante preghiere sono arrivate al Cielo anche chiedendo proprio l’intercessione della piccola Sara.
Card. Bassetti: “In Sara si manifesta la misericordia di Dio”
Il Cardinal Bassetti, riporta Umbria24, nell’omelia si è rivolto così ai coniugi Mariucci, ricordando la piccola e la sua presenza nel contesto di oggi: «La piccola Sara Mariucci ha testimoniato con la sua breve esistenza la misericordia di Dio. In questa bambina io colgo il segno della manifestazione della misericordia di Dio. Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Non tutti possiamo fare cose grandi, ma tutti possiamo fare cose piccole con grande amore”.
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E questo è un richiamo forte anche per noi, perché non c’è bisogno di fare chissà che cosa, ma quello che facciamo va fatto con un amore totale. E questa piccola creatura ci dà anche questa testimonianza. Una bambina di tre anni e mezzo, Sara, con la sua innocenza e la grazia santificante derivante dal battesimo, ha potuto veramente smuovere delle montagne. Quanto bene, sul piano della grazia, ha fatto questa piccola creatura; essa è in grado di portare speranza nel cuor di chi soffre, di chi ha paura e di chi ha perso la fede», continuava Bassetti.
Sara Mariucci porta consolazione a molti affranti dalla pandemia
«Può portare Sara tanta consolazione ai cuori di molti, soprattutto oggi ai molti affranti dalla pandemia, ed è un momento critico per l’Umbria, per l’Italia e per il mondo e particolarmente per Perugia dove sono in costante aumento i contagi e c’è il rischio di un collasso delle strutture ospedaliere. Per questo è necessario pregare incessantemente il Signore affinché possa concedere ai malati la grazia della guarigione e proteggere tutti da questa pandemia.
Io so bene quanto hanno fatto per me questa bambina, il beato Carlo Acutis, il venerabile Vittorio Trancanelli, Giampiero Morettini (il giovane seminarista morto prematuramente per il quale dovrebbe a breve aprirsi l’inchiesta diocesana sulle sue virtù) e la beata Madre Speranza di Collevalenza, quell’8 novembre 2020 quando voi eravate a pregare in questa chiesa e io ero quasi al momento di consegnare la mia vita al Signore».
La vita diventa un’abitazione eterna di gioia
Prima di concludere, il cardinale Bassetti ha riferito: «Ho avuto la grazia di recarmi in Bolivia, da vescovo di Arezzo, presso una missione dei nostri Padri Cappuccini, e durante il soggiorno mi sono recato in pellegrinaggio al santuario della Madonna Morena dove da poco avevano celebrato la festa del 5 agosto… Carissimi genitori di Sara, come vi ha scritto il vescovo di Gubbio Luciano Paolucci Bedini, continuate a lasciarvi guidare dal Signore e a camminare con fiducia verso la terrà promessa della piena comunione con Dio Amore.
Il messaggio di vostra figlia è un messaggio chiaro: Sara ci dice che la vita, nonostante tutto, non ci viene mai tolta, ci viene trasformata e mentre viene distrutta la dimora di questo esilio terreno, una abitazione eterna di gioia e di gloria è preparata in Cielo. Questo vale per Sara, Vittorio, Giampiero, per tutti i beati, i santi e per tutti noi».
Elisa Pallotta