Dal racconto della malattia del presidente della CEI, emerge un fatto molto particolare, legato alla sua fede e alla presenza straordinaria della Vergine nella prova.
Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha vissuto momenti di grande sofferenza nei giorni in cui è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Perugia a causa del Covid. Bassetti in quegli istanti, ha spiegato più volte, ha sentito molto vicina la preghiera dei tanti fedeli che lo hanno accompagnato in comunione spirituale. La sua impressione è stata quella di avere con sé dei veri e propri angeli, che lo hanno aiutato a superare la difficoltà della malattia.
Bassetti: “Ho visto Maria trasfigurare”
Ora però il racconto della sua degenza si è arricchito di un ulteriore particolare, emerso nelle ultime giornate proprio in concomitanza con la ricorrenza della Madonna del Conforto, molto venerata nella città di Arezzo, dove Bassetti è stato vescovo per ben undici anni.
“L’icona della Madonna del Conforto è molto semplice, non è un’opera del Raffaello o del Perugino. Ma quando durante la malattia mi sono affidato a lei, dal letto della rianimazione l’ho vista trasfigurare: così bella, così luminosa, così sorridente non l’avevo mai vista”, ha confidato il cardinale Bassetti.
Nei giorni della sua malattia la guida della Chiesa italiana ha infatti temuto fortemente per la sua salute, ma Maria è stata conforto e protezione in quei momenti di grande difficoltà. Il cardinale chiese a monsignor Riccardo Fontana una preghiera alla Madonna del Conforto. Così ieri ha deciso di recarsi ad Arezzo per la celebrazione della Messa solenne e per andare da solo a rendere omaggio nella cappella all’interno della cattedrale.
L’evento prodigioso che segnò la storia
Nella data del 15 febbraio, infatti, si ricorda l’evento miracoloso in cui l’effige mariana cambiò il suo colore all’interno di un vecchio scantinato. Dopo quell’evento prodigioso, accaduto nel 1796, le numerose calamità naturali che affliggevano la città si interruppero.
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La Provvidenza mi ha salvato
“E’ un tasto che vibra ancora forte. Poi la provvidenza ha voluto che mi salvassi e oggi ho il ricordo di questo volto bellissimo”, ha commentato ancora il cardinale, prima di formulare il suo particolare pensiero sulla quaresima che è alle porte. “Quest’anno non cerchiamo cosa fare in questo periodo: dobbiamo solo prendere in mano questa situazione e offrirla al signore. Dobbiamo prendere queste limitazioni come se fossero il nostro digiuno, la nostra penitenza che unita alla preghiera sarà un momento formidabile”, ha detto Bassetti.
Che ha specificato: “Ma deve essere anche una quaresima d’amore: perché rispettare le regole significa prendere a cuore la nostra salute ma anche quella degli altri“. Per questo è importante la lezione che siamo chiamati a trarre dalla pandemia. Quella cioè “di creare un contesto di condivisione e di solidarietà, è questo che ci devono insegnare questi tempi”.
Giovanni Bernardi
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