Carolyn Smith la conosciamo tutti. Da molti anni è uno dei giudici della trasmissione di Rai uno Ballando con le Stelle.
Di lei sappiamo anche che, da tre anni, sta combattendo la sua dura e personale battaglia contro il cancro al seno.
Sembrava ne fosse uscita, ma il cancro si è ripresentato e Carolyn non ha nessuna intenzione di smettere di lottare.
Per questo motivo, ha scritto una lettera sul suo profilo Instagram, per dichiarare “battaglia aperta” al suo male: “Caro Intruso, speravo davvero di non doverti più scrivere una lettera così, ma penso che sia necessario (…).
Continui a sottovalutarmi come donna, anzi, mi correggo, come donna davvero tosta (…), una Wonder Woman con la tempra di una guerriera, che non mollerà mai e continuerà a combatterti, a calci nel sedere, per buttarti fuori dal mio corpo. Sono stata chiara! Te l’ho spiegato la prima volta, nell’ottobre del 2015 quando mi hai scelto”.
La sua voglia di vincere il cancro è chiarissima, nelle sue espressione, come, del resto, la sua tenacia.
Speriamo vivamente che l’esempio, il coraggio di Carolyn possano giungere e contagiare tutte le donne che, in Italia e nel mondo, combattono contro la malattia e, forse, sono stanche di dire “basta” al dolore.
Continua ancora Carolyn: “Ti ho combattuto ogni giorno con la mia positività e un gran sorriso sulla faccia, anche quando le lacrime scendevano e soffrivo per il dolore. Non ti darò mai e poi mai la soddisfazione di distruggere il mio spirito, la mia famiglia e la mia anima.
Ma tu insisti. Ti sei portato via una parte del mio corpo, la serenità a casa, ho perso il mio lavoro, hai infierito sulla mia passione più grande, la danza. Questo è stato imperdonabile. Non te la immagini nemmeno la vergogna che provavo, all’inizio, quando cercavo di fare un passo e cadevo per terra, l’umiliazione che ho sentito perché non ero più in grado di fare quello che avevo fatto per cinquantatré anni!”.
Chi combatte il cancro affronta terapie terribili e operazioni chirurgiche che portano allo sfinimento psicofisico, che minano la speranza di sopravvivere: “E che mi ha impedito di andare a Londra per il funerale di mio padre? Quella volta ti sei proprio superato, hai pensato che stavi per farcela … mi spiace per te: non mi hai spezzato. Infatti, sono qui a scriverti una lettera. Ci sono ancora e sono qui per restare”.
Noi tutti sosteniamo Carolyn e chiunque soffra in quel modo e debba lottare per strappare al male la propria vita. Preghiamo, perchè Dio possa dare ad ognuno la forza necessaria.
Antonella Sanicanti