Nella storia della Chiesa ci sono stati santi che hanno intrapreso lotte a dir poco incredibili contro il demonio, con quest’ultimo che impiegava tutte le sue forze per piegarli mentre però non aveva alcuna possibilità di scamparla, semplicemente perché la vera forza dei santi non era in loro stessi ma nella loro capacità di affidarsi totalmente al Signore, senza alcuna riserva.
Tra questi, ce ne fu uno che intraprese una battaglia davvero singolare contro il demonio in persona, che oggi tuttavia arriva a noi come un monito per preciso che ci invita a fare attenzione di fronte al male e ai numerosi metodi che utilizza per intrufolarsi nelle proprie vita.
San Giovanni Vianney è noto per essere il patrono di tutti i sacerdoti, tuttavia fu anche uno straordinario confessore e consigliere spirituale, capace peraltro di intraprendere lotte portentose contro il demonio. Non a caso ogni anno veniva visitato da migliaia di pellegrini. Una delle sue battaglie contro il male però finì per passare decisamente alla storia.
Gli attacchi del demonio contro il Santo
San Giovanni Maria Vianney fu un grande santo vissuto in Francia nel XIX secolo. Tutti lo conoscono con il nome di Curato d’Ars. La sua opera fu particolarmente santa come sacerdote, come predicatore e come evangelizzatore, grazie alla sua inestimabile bontà e carità sempre evidente e subito riconosciuta da tutti. Tuttavia il Curato d’Ars ebbe un ruolo non indifferente anche come esorcista, e come vere e proprio combattente del maligno e delle sue opere sulla terra.
La sua vocazione era infatti costituita da un inarrestabile amore verso Dio e le sue opere, che non si esauriva sulla terra ma finiva dritto in cielo, come poi la sua salita agli altari e la grande testimonianza che perdura nei secoli mostrò con grande evidenza. Vianney trasformò completamente la piccola località francese in cui fu incaricato di portare avanti il suo sacerdozio. Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi, e il suo ad oggi è un vero e proprio modello di santità per tutti i sacerdoti del mondo.
Ciò che è meno noto di lui, però, è il fatto che ha subito veri e propri attacchi fisici da parte del diavolo. Ci fu una notte in particolare in cui sua sorella trascorse la notte con lui, nella sua piccola casa che era annessa alla Chiesa parrocchiale, in cui Giovanni passava ogni giornata. Durante la notte accadde qualcosa di molto insolito. La donna si svegliò di soprassalto perché sentiva giungere suoni particolarmente strani, che sembravano molto simili a piccoli colpi dati sulla parete e sul tavolo.
La risposta del Curato d’Ars che lasciò tutti senza parole
All’udire di questi colpi eccezionalmente insoliti, la donna si recò subito nella direzione del Santo, che ancora anche a notte fonda continuava ad ascoltare le confessioni dei suoi fedeli. La risposta del Curato d’Ars la lasciò senza parole. “Oh, figlia mia, non avresti dovuto aver paura. È il Grappino”, le disse, utilizzando quello che era il soprannome che lui aveva dato a satana. Poi la rassicurò.
“Non ti può fare del male. Quanto a me, mi tormenta in vari modi. A volte mi afferra per i piedi e mi trascina per la stanza. È perché posso convertire anime al buon Dio”. Un’occasione analoga avvenne un giorno in cui il santo stava sempre ascoltando le confessioni nella chiesa parrocchiale. Qualcuno all’improvviso lo informò che la sua camera da letto era improvvisamente andata in fiamme.
Lui non si scompose e diede una risposta chiara a chi gli chiedeva spiegazioni. “Il Grappino è molto infastidito. Non ha potuto intrappolare l’uccello, per cui ha dato fuoco alla gabbia, è un buon segno. Avremo molti peccatori in questo giorno”, disse sconvolgendo tutti ancora una volta. Il santo era infatti così amato che dopo la sua morte, all’età di 73 anni, alla sua messa funebre parteciparono 300 sacerdoti e 6000 persone.