La principessa Isabella nacque nel 1225 dal re Luigi VIII e dalla regina Santa Bianca di Castiglia. Nonostante le sue origini, la sua vita fu tutt’altro che agiata.
Fu la sorella minore del re San Luigi IX di Francia. Papa Leone X, con bolla pontificia del 3 gennaio 1521, la dichiarò “beata”. Si tratta di una delle prime sante clarisse. Isabella, nonostante la sua regale provenienza, fu senza dubbio una adolescente molto sopra le righe. Ella provava infatti una repulsione totale nei confronti del suo stato di famiglia, e in particolare della sua condizione regale.
La profezia sul suo futuro di fronte alla madre
Viveva circondata dal lusso, ma nonostante ciò lo disprezzava con tutto il suo cuore. Tanto da ammalarsi di tristezza per questa ragione. Cadde infatti, in giovane età, in una profonda anoressia. La madre per tentare di guarirla le provò tutte, persino appellarsi una cosidetta “donna santa”.
La donna, però, non diede gli effetti sperati dalla madre. In quell’incontro, si limitò a fare una profezia nei confronti della giovane. Disse che non sarebbe certamente morta, tutt’altro. Tuttavia, avrebbe vissuto come “morta al mondo”.
Alla domanda del Papa, la sua risposta spiazzò tutti
La giovane Isabella crebbe e si fece ragazza. Era molto affascinante, ed essendo anche ricca rifiutò molti pretendenti che le fecero la corte. Dovette rispondere in maniera negativa persino a papa Innocenzo IV, che le scrisse chiedendole di accettare la mano del re Corrado di Gerusalemme, il tutto per il bene della cristianità.
La sua risposta spiazzò tutto. Chiese di potere emettere il voto perpetuo di verginità. Quando nel 1226 stava per giungere al trono suo fratello, lei trovò in lui una fonte di ispirazione per la sua vita. Isabella decise di dedicarsi a tempo pieno ai poveri e alla fede.
Dedicò tutta la sua vita a poveri e malati
Già da tempo infatti serviva mendicanti, poveri e malati. Ma quando Luigi, partito per due crociare, venne fatto prigioniero in Egitto, Isabella non ebbe più alcun sostentamento per portare avanti la sua opera.
Alla morte della madre, la futura beata decise di fondare nel 1252 un convento a Longchamp. Lì, ispirata dalla figura di Santa Chiara d’Assisi, volle vivere secondo gli ideali delle clarisse. San Luigi approvò il progetto, lo finanziò e chiamò diversi francescani, tra cui San Bonaventura, a collaborare alla formulazione della regola e delle costituzioni.
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Prima della morte, la futura beata visse un rapimento estatico
Il monastero, che si trova nei sobborghi di Parigi, fu dedicato all’Umiltà della Beata Vergine Maria. Isabella, mentre si dedicò per tutta la vita anima e corpo al monastero e all’assistenza ai poveri, visse per dieci anni una vita di digiuno, penitenza, contemplazione e preghiera.
A motivo delle sue precarie condizioni di salute, molto probabilmente non emise mai i voti perpetui, e fece di tutto al fine di scongiurare una sua eventuale elezione a badessa. Poco prima di lasciare la terra per il cielo, il 22 febbraio 1270, il cappellano, il confessore e la sua futura biografa suor Agnese furono testimoni di un suo rapimento estatico.
Giovanni Bernardi