Visse fin da giovane una dura malattia, ciò nonostante era molto bella e ricevette molte richieste di matrimonio, ma sorprese tutti con le sue risposte
La vita della fiorentina Maria Bartolomea trascorse per gran parte a letto, immobilizzata a causa di una feroce malattia, e alla sua morte compì un miracolo in favore di un’altra donna che sarebbe divenuta santa dopo aver vissuto anche lei nella sofferenza: Maria Maddalena de’ Pazzi.
Il prodigio avvenne dopo che quest’ultima entrò nel monastero fiorentino delle Carmelitane di Santa Maria degli Angeli, nel 1582, dove Maria Bartolomea era stata sepolta pochi anni prima e dove ancora oggi si venera il suo corpo incorrotto. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, insomma, entrata in quel Monastero, fu miracolosamente guarita per sua intercessione.
Maria Bartolomea nacque nel 1514 e la malattia esordì a diciott’anni. Un male che ogni venerdì si intensificava, e ancora più nella Settimana Santa e in varie altre solennità liturgiche. La futura santa, però, non si fece mai prendere dallo sconforto, al contrario sopportò sempre con profonda fede.
Ebbe una piccola tregua dal male all’età di 33 anni, che le permise di vestire l’abito di Terziaria domenicana. Era una giovane proveniente da una nobile famiglia fiorentina e fin dalla più tenera infanzia sviluppò il desiderio radicale di essere tutta di Gesù. Un sogno che nella sua ingenuità infantile andava a ripetere a tutti con estremo entusiasmo.
Quando qualcuno le rispondeva in maniera negativa lei scoppiava in lacrime di tristezza ed era molto difficile da consolare. Perse la mamma in età precoce e prese da lei molte delle qualità comportamentali che mise in atto fin da giovane, mentre il papà la vedeva crescere bella e gentile, e lei si immaginava il più roseo futuro.
Anche molti giovani nobili infatti finirono attratti da lei, chiedendola in sposa, e il padre cercò in tutti modi che era sufficiente scegliere tar uno dei tanti. Certamente la risposta di Maria lo colse di sorpresa. Ma lei rispose ogni volta che non si martirio durò quarantacinque anni, sempre in preda a malanni, crudeli e misteriosi. Nei gironi come il venerdì e la la Settimana Santa, o varie solennità dell’anno, questi si amplificavano terribilmente.
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Oltre alle infermità, però, Maria dovette sopportare le continue calunnie nei suoi confronti, da parte degli uomini, ma anche i tanti assalti del demonio che non la lasciava in pace. Scrisse dal suo letto numerose lettere a tante anime, che ricevettero da lei profonda luce.
Giovanni Bernardi
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