Tra i vari titoli sotto cui viene venerata la Vergine Maria, vi è quello di “Nostra Signora della Mercede”. Apparì al Santo Pietro Nolasco, esortandolo a fondare un Ordine di religiosi impegnato nel riscatto dei prigionieri cristiani.
Il 1° agosto del 1218, Pietro Nolasco (futuro fondatore dei Mercedari) assistette all’apparizione della Vergine Maria, la quale lo esortò a fondare un Ordine religioso dedito al riscatto degli schiavi cristiani, in quel periodo storico, sotto il controllo dei Mori. Pietro Nolasco (che diverrà Santo nel 1628) era di origini francesi, nacque tra il 1180 e il 1189 a Mas Saintes Puelles (Occitania). Trasferitosi presto a Barcellona con la sua famiglia, conobbe la triste condizione dei cristiani fatti schiavi dai Mori, padroni al tempo di gran parte della Spagna.
La difficile situazione degli schiavi cristiani
Da sempre sensibile alla causa degli schiavi cristiani, San Pietro Nolasco si fece mercante, così da potersi insinuare facilmente tra i maomettani. A Valenza, riuscì a riscattare, con il suo denaro, più di trecento schiavi. Tuttavia, le sue risorse economiche iniziarono col tempo a subire un netto calo e il volenteroso Pietro si unì a un gruppo di nobili per continuare l’opera di riscatto. La situazione non migliorò: gli schiavi aumentavano, di anno in anno, sempre di più e Pietro iniziò a sentirsi angosciato di fronte alla situazione. Il Santo decise dunque di ritirarsi in preghiera.
L’apparizione della Beata Vergine della Mercede
La notte del 1° agosto del 1218, San Pietro Nolasco, che tanto aveva fatto per la difficile situazione degli schiavi, si trovava impegnato in una delle sue veglie di preghiera. Quella stessa notte ebbe una visione: la Beata Vergine comparve davanti ai suoi occhi e si fece conoscere come la Mercede. Il nome deriva dallo spagnolo Merced, derivante a sua volta dal latino merces: prezzo, ricompensa (intesa come gratuita). Da qui il significato: Signora della misericordia.
La fondazione dell’Ordine dei Mercedari
La Beata Vergine Maria, apparendo al Santo, illuminò la sua intelligenza e lo ispirò affinché fondasse un Ordine religioso che avesse come principale scopo quello di riscattare gli schiavi cristiani. Il lavoro di Pietro e dei suoi compagni non era dunque terminato. Nonostante le difficoltà, Maria Vergine corse in loro soccorso. Pietro andò a colloquio con il giovane re d’Aragona, Giacomo I, e con il Vescovo di Barcellona Berenguer. Il 10 agosto del 1218 venne costituito ufficialmente il nuovo Ordine dei Mercedari.
L’approvazione pontificia
L’Ordine di San Pietro Nolasco ricevette l’approvazione papale il 17 gennaio 1235, con Papa Gregorio IX. Da quel momento, entrarono a far parte dell’Ordine anche i sacerdoti. Infatti, fino a quel momento, l’Ordine era composto esclusivamente da laici, tra cui Pietro Nolasco. Una delle caratteristiche dei Mercedari, durante le Redenzioni (atti liberatori), era quella di proporsi al posto di uno schiavo. Se il denaro non bastava, essi rimanevano prigionieri al posto degli schiavi fino all’arrivo della somma dall’Europa.
La Madonna della Mercede nell’iconografia
Generalmente, La Beata Vergine della Mercede, viene rappresentata con la tunica e il mantello bianchi, colore del tradizionale abito dell’Ordine dei Mercedari. La Vergine Maria, infatti, sarebbe apparsa a San Pietro Nolasco con un “abito candidissimo”. Spesso, nell’iconografia, Maria ha in braccio il Bambino Gesù e, a volte, reca in mano un piccolo abito della Mercede.
Culto
Il culto della Beata Vergine della Mercede fonda le sue radici in Catalogna e in tutta la Spagna. Successivamente si è sviluppato in Sardegna e ha poi raggiunto tutta l’Italia e la Francia. Con la scoperta dei nuovi mondi, anche il culto mariano della Mercede ha raggiunto le Americhe. Attualmente, il Perù riunisce una maggior quantità di fedeli. La Chiesa Cattolica festeggia la Beata Vergine della Mercede il 24 settembre.
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Fabio Amicosante