Le dieci religiose vittime di atroci violenze da parte dei comunisti saranno presto elevate agli onori degli altari. Lo ha annunciato il Papa.
Le religiose sono state uccise in odio alla fede, nel 1945, dai sovietici, in Polonia durante l’invasione. Una di loro fu anche violentata. Suore martiri, come sono state riconosciute dalla Chiesa, presto verranno chiamate Beate.
L’amore e la dedizione verso gli ammalati e gli anziani che hanno assistito sino all’ultimo, nonostante il martirio. Sono 10 suore della Congregazione di Santa Elisabetta, martirizzate nel 1945, dai sovietici durante l’invasione dell’Armata Rossa in Polonia.
Suore uccise in odio alla fede e martirizzate, in diversi luoghi, fra il mese di febbraio e quello di maggio del 1945. La violenza assurda: una di loro, suor Maria Rosaria Schilling, fu violentata da trenta soldati prima di essere uccisa il giorno successivo. Per questo, la Chiesa le ha riconosciute come martiri e, presto, saliranno agli onori degli altari.
Le religiose, originarie della Slesia, erano dedite alla cura delle persone bisognose, soprattutto malati e anziani. Di loro è stato accertato “il martirio materiale”, come cita il decreto della loro beatificazione. La loro uccisione si inserisce nel dramma vissuto dalle popolazioni di quei territori invasi; popolazioni che subirono violenze di ogni genere con l’invasione dell’Armata Rossa.
I militari si accanirono contro le suore e, così, manifestavano il loro odio verso la fede e nei confronti di appartenenti alla Chiesa cattolica. Alcune religiose al momento del martirio erano giovani, alcune anziane, altre subirono violenza, altre furono minacciate, altre ancora vennero uccise nel tentativo di difendere le consorelle.
L’odio e l’atteggiamento ostile verso la fede, per i soldati sovietici, si manifestava anche con veri e propri atti di profanazione verso la Chiesa stessa e, la violenza (anche lo stupro) rivolto verso coloro che indossavano l’abito, era uno dei gesti d’odio da loro perpetrati.
Le 10 suore (Paschalina Jahn, Maria Edelburgis Kubitzki, Maria Rosaria Schelling, Maria Adela Schramm, Maria Sabina Thienel, Maria Sapientia Heymann, Maria Adelheidis Topfer, Maria Melusja Rybka, Maria Felicitas Ellmerer e Maria AcutinaGoldberg) già serve di Dio, sapevano del pericolo e delle violenze compiute dai soldati. Decisero ugualmente di rimanere accanto alle persone che stavano accudendo, anziani e malati impossibilitati a fuggire.
Il Santo Padre ha riconosciuto le loro virtù e il loro sacrificio mediante, anche il martirio, e a breve saranno proclamate Beate.
LEGGI ANCHE: Beatificati i sei martiri difensori dell’eucaristia nell’abbazia di Casamari
ROSALIA GIGLIANO
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Tra i primi pontefici della Chiesa, san Clemente, che si ricorda oggi 23 novembre, fu…
Meditiamo il Vangelo del 23 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…