Nonostante il ricovero in ospedale, Papa Francesco porta avanti il suo ministero alla guida della Chiesa. E, nello specifico, ha posto la firma sul decreto delle cause dei santi.
Proprio ieri sono stati firmati alcuni decreti per la canonizzazione di alcuni Beati e la Beatificazione dei Servi di Dio. Fra questi, spicca il nome del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, diventato beato nel 1980.
Da tempo, in tantissimi stavano pregando affinchè la sua causa di canonizzazione arrivasse ad una conclusione con esito positivo. La notizia ha fatto esplodere di gioia non solo i rappresentanti della Chiesa di Pompei, quanto anche tutti coloro che sono devoti a colui che ha portato in Campania e poi nel mondo, la devozione alla Madonna del Rosario.
Gioia incontenibile nelle parole dell’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo: “Ogni parola sembra incapace di spiegare tutta la nostra commozione e la gratitudine per il Papa che, pur in un momento di sofferenza ha voluto concedere a tutti i devoti della Madonna di Pompei, ovunque nel mondo, questa grande gioia”. Ma andiamo con ordine.
Sono tutte storie che hanno pienamente colpito il cuore non solo di coloro che li hanno conosciuti ma anche di coloro che, ancora oggi, ne tramandando e ne esaltano le gesta e le virtù quanto eroiche, quanto cristiane. Esempi e modelli per noi oggi ma, come dicevamo, anche per le generazioni che verranno.
Papa Francesco, nonostante il suo ricovero in ospedale, continua il suo lavoro e la sua attenzione è concentrata su diversi aspetti e documenti della Chiesa, uno su tutte le cause dei Santi. Sì, perché sono davvero gli uomini e le donne di Dio che si apprestano a salire alla gloria dei cieli: santi dei giorni nostri, ma anche semplici laici che hanno votato la loro vita al Signore, consacrandosi a Lui in modo speciale.
Il Pontefice, infatti, ha firmato il decreto di canonizzazione per Bartolo Longo, laico e fondatore del Santuario di Pompei. Ma, allo stesso tempo, anche alcuni uomini del mondo diventeranno venerabili, fra questi il carabiniere Salvo D’Acquisto. La firma di questi decreti è arrivata proprio ieri e per mano di Papa Francesco che ha ricevuto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il sostituto l’arcivescovo Edgar Peña Parra.
All’arrivo della notizia, a Pompei, che Bartolo Longo diventerà Santo, la gioia è stata incontenibile: “A Pompei amiamo il Papa in modo speciale e profondo e preghiamo per lui, certi che la Madonna del Rosario e Bartolo Longo, dal Cielo, ascoltino la nostra invocazione e il Santo Padre torni alla quotidianità del ministero petrino” – ad affermarlo è stato l’arcivescovo di Pompei, Caputo.
“[…] Il Santo Padre ha dato ascolto al popolo di Dio, che oggi fa festa. La gioia è per noi che abbiamo un nuovo Santo, una figura alla quale guardare e da imitare per raggiungere, un giorno, anche noi, il Paradiso […] Facciamo festa perché anche la canonizzazione del Beato Bartolo Longo è, ancora una volta, una dichiarazione d’amore che Dio fa all’umanità” – ha continuato Monsignor Caputo.
Nel 2024, data proprio la grande diffusione della devozione alla Madonna di Pompei, ha indotto l’arcivescovo Caputo, insieme al vescovo di Acerra Antonio Di Donna, presidente della Conferenza dei Vescovi della Campania, a chiedere al Papa la canonizzazione del Beato Bartolo Longo. Nell’accogliere tali richieste il Papa, informa il Dicastero delle Cause dei Santi, “ha deciso di convocare un Concistoro che riguarderà le prossime canonizzazioni”.
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