Sospeso a causa del Covid, un importante avvenimento legato a uno dei Santi più giovani e amati della Chiesa, verso cui c’è un crescendo di devozione da parte dei fedeli.
Sembrava imminente l’apertura della tomba del Beato Carlo Acutis, con grande gioia da parte dei fedeli che lo venerano.
Ma dal Santuario dove è sepolto arriva una doccia fredda, attraverso un comunicato.
Il Beato Carlo Acutis, uno dei più giovani innalzato agli onori degli altari dalla Chiesa. Il “Santo di Internet” e che, grazie a lui, tanti giovani, prima così lontani dalla chiesa, ora si sono avvicinati. La fede, la preghiera, la devozione e la richiesta di grazie per sua intercessione, crescono ogni giorno di più.
E altrettanto tanti sono i fedeli che vorrebbero recarsi a pregare davanti alla sua tomba. Ma a fermare quella che era l’apertura alla pubblica venerazione della tomba di Carlo Acutis è, ancora una volta, la paura degli assembramenti e dell’avanzare della pandemia.
Per questo motivo, dal Santuario della Spogliazione di Assisi, dove le spoglie di Carlo sono state sepolte, arriva un comunicato molto particolare in merito a questa apertura: “Tale apertura, annunciata già lo scorso anno, è in programma, e la si attuerà appena possibile, in modo che la visibilità del corpo del Beato sarà resa permanente”.
La data prevista e possibile poteva essere, come alcune voci avevano fatto circolare, proprio il prossimo mese di agosto. Ma ci sono alcune variazioni: “Le circostanze legate al decorso della pandemia in Italia e nel mondo, hanno suggerito al Vescovo, Mons. Sorrentino, di aspettare un periodo più conveniente” – continua il comunicato.
Una decisione presa anche e soprattutto nel pieno rispetto delle norme anti Covid ancora vigenti e per salvaguardare coloro che si sarebbero recati in visita alla tomba del Beato. Un semplice rinvio quindi: “Anche questo differimento aiuta a ricordare che, se la devozione può essere favorita dalla visita delle spoglie mortali di Santi e Beati, non è quella di additare se stessi, ma di orientare a Gesù” – scrivono.
Infine, un invito a coloro che si recheranno alla tomba di Carlo Acutis, ad intensificare sì la preghiera, ma anche a rispettare tutte le norme di sicurezza ancora vigenti. Questo perché, a cavallo della beatificazione, durante i quali era stata aperta la tomba di Acutis, erano state più di 41mila le persone in visita e in preghiera.
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ROSALIA GIGLIANO
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