Il Papa Emerito, Benedetto XVI, prende la parola sul tema sempre più scottante del celibato dei sacerdoti. Le sue parole, le nostre considerazioni.
Un tema delicato quello trattato da Benedetto XVI all’interno di un libro scritto a quattro mani con il Cardinale Sarah.
Il Papa Emerito, Benedetto XVI dice la sua: “Io credo nel celibato e nella sua importanza per i sacerdoti. Non posso tacere”. Con queste parole, introduce il suo pensiero su un argomento salito alla ribalta subito dopo il Sinodo dell’Amazzonia voluto da Papa Francesco.
A conclusione di questo Sinodo si era proposto (opzione inserita nel documento finale, ma si attende ancora la decisione di Papa Francesco nella sua esortazione post – sinodale) la possibilità di permettere ai Diaconi Permanenti di celebrare e distribuire l’Eucarestia (permettere, quindi, a persone sposate, di essere ordinati sacerdoti) nelle zone più remote e periferiche dell’Amazzonia stessa, per permettere a tutti di avvicinarsi a Cristo, data la scarsità di sacerdoti.
Un’idea che non è piaciuta al Papa Emerito: “Io credo che il celibato dei sacerdoti abbia un grande significato ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita” – ha dichiarato Benedetto XVI.
Papa Benedetto, in un libro scritto a quattro mani con il Cardinale Sarah, ha dichiarato di “non poter più tacere” sull’argomento: “Lo facciamo in uno spirito di amore e di unità nella Chiesa. Se l’ideologia divide, la verità unisce i cuori. Ci siamo incontrati, abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni” – scrivono i due co–autori del volume.
L’opinione di Papa Benedetto XVI, di certo, non può passare inosservata da parte di Papa Francesco. Un argomento spinoso quello di aprire il sacerdozio ai diaconi sposati. Un’esigenza, data la carenza di vocazioni al sacerdozio? Una necessità di evangelizzazione richiesta direttamente da queste popolazioni presenti nelle parti più remote del mondo?
Sono domande alle quali sono il Santo Padre, con un suo ufficiale documento può dare risposta. Quel che possiamo fare noi adesso è pregare. Pregare affinchè il Signore susciti vocazioni nei giovani perché, come p scritto nel Vangelo, “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ansa.it
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