La contrapposizione tra Francesco e Benedetto oltre che sbagliata, mistificatoria e nociva per la Chiesa stessa, è anche inesistente. Lo spiega un libro.
L’immagine di contrapposizione che spesso viene data tra i due papi, l’emerito e il regnante, Benedetto e Francesco, è stata riproposta nei giorni scorsi. La notizia che Ratzinger è il Papa più longevo della storia della cristianità ha fatto subito saltare in piedi i portabandiera delle diverse fazioni in campo.
Una contrapposizione che danneggia i due papi e tutta la Chiesa
Benedetto XVI è il vero papa, hanno detto alcuni. No, quella notizia è mistificatoria, il papa è Bergoglio e Ratzinger non merita alcuna menzione, hanno detto gli altri. Il problema è che questa chiave di lettura danneggia entrambi. E da ultima, a perderci, è la Chiesa. Non si è d’accordo con uno o con l’altro elemento specifico, legato a uno dei due Pontificati, delle parole dette in convegni, conferenze, eventi pubblici?
Che se ne parli. Ma non è giusto screditare l’azione e la realtà della Chiesa, e lo Spirito Santo che la sorregge. La Chiesa è una e come tale persegue la sua azione evangelica nel mondo. E in quanto tale i fedeli vivono nella Chiesa in un unico corpo mistico, che è quello del Signore Gesù Cristo che si fa concretamente presente la domenica nella celebrazione della Santa Eucarestia.
Il diavolo che vuole dividere la Chiesa
Il diavolo, in greco dia-bàllein, che significa separare, è colui che divide. Il “calunniatore” e “accusatore”. La croce invece, che ci riporta al mistero dell’incontro tra divino e umano, è per l’appunto un simbolo, in greco syn-ballein, che ha il significato di unire, armonizzare, mettere insieme. Unisce cielo e terra, verticale e orizzontale, spirituale e materiale, uomo e Dio. Un tratto d’unione che si manifesta e diventa carne e verità in Gesù, Vero Dio e Vero Uomo.
L’immagine che vuole i due Pontefici uno contro l’altro è falsa e fa del male tanto a Francesco quanto a Ratzinger. Quindi, infine, alla Chiesa. Un libro, edito da Rizzoli, spiega perché è esattamente così, spazzando via tutte le incertezze. Il titolo è già un programma: “Una sola Chiesa”. Le firme, un suggello definitivo. Sono quelle di Francesco e Benedetto XVI, con la prefazione del cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
Il libro che mostra la continuità tra Ratzinger e Bergoglio
L’opera raccoglie infatti i discorsi di entrambi i pontefici, mettendoli a confronto. Il risultato è inequivocabile, e mostra la continuità di argomenti, tematiche, conclusioni e affermazioni che in entrambi i magisteri papali vengono offerti ai fedeli. E dimostra come, tra Bergoglio e Ratzinger, ci sia piena continuità di vedute. Con stili, ovviamente, diversi, dovuti alle diverse personalità dei due. Storia, età, provenienza, carattere diverso. Ma un’unica fede, a servizio di un unico Signore, Gesù.
Nella prefazione al libro, curata da monsignor Giuseppe Antonio Scotti, già segretario aggiunto del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, presidente della Libreria Editrice Vaticana e della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, e riportata dal Fatto Quotidiano, il cardinale Parolin mette in luce il nocciolo della questione.
La naturale continuità dei papi e il tratto unico dell’amore per la Chiesa
“La naturale continuità del magistero papale ha un tratto unico: la presenza di un Papa emerito in preghiera accanto al suo successore”, spiega Parolin. “Nei rari interventi pubblici di questi anni, il Papa emerito non ha mai mancato di sottolineare la peculiarità, lo ‘stile’ del ministero di Papa Francesco: ‘La sua pratica pastorale’ ha dichiarato in un’ intervista concessa al gesuita belga Jacques Servais ‘si esprime proprio nel fatto che egli ci parla continuamente della misericordia di Dio”.
“È la misericordia quello che ci muove verso Dio, mentre la giustizia ci spaventa al suo cospetto”, ha così spiegato Parolin. “A mio parere ciò mette in risalto che sotto la patina della sicurezza di sé e della propria giustizia l’uomo di oggi nasconde una profonda conoscenza delle sue ferite e della sua indegnità di fronte a Dio. Egli è in attesa della misericordia”.
La consonanza spirituale dei due Pontefici
Ricordando, prima di tutto, la “comunanza d’affetto” che esiste tra Ratzinger e Bergoglio, a differenza, troppo spesso, purtroppo, dei loro reciproci “sostenitori”. “Di questa vicinanza intima e profonda è segno durevole questo libro, che presenta fianco a fianco le voci a confronto di Benedetto XVI e Papa Francesco su temi cruciali”, conclude Parolin.
“La consonanza spirituale dei due Pontefici e la diversità del loro stile comunicativo moltiplicano le prospettive e arricchiscono l’esperienza dei lettori: non solo i fedeli ma tutte le persone che, in un’epoca di crisi e incertezza, riconoscono nella Chiesa una voce in grado di parlare ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo“.
Giovanni Bernardi