Ci sono situazioni nella vita di ciascuno in cui si ha come la sensazione che il male stia per avere la meglio, che in qualche modo si rischi di essere destinati alle tenebre.
L’umiliazione, la sconfitta, la tristezza, sempre dietro l’angolo, in certi momenti della vita rischiano di prendere il sopravvento. A queste situazioni, il Papa emerito Joseph Ratzinger offre una risposta ben precisa. “Noi sappiamo che non sarà il male ad avere l’ultima parola”.
Tutta la vita di Benedetto XVI è infatti persuasa da questa forte realtà, radicata nel suo cuore, nella sua mente e anche nella sua predicazione, nel suo magistero, nella tante parole lasciate in eredità alla Chiesa e all’umanità. E che oggi, di fronte alle tante difficoltà della vita che si fanno strada sempre più, complice la pandemia, donano una luce di grande potenza sulle vite di ciascuno.
La vita di Ratzinger è stata piena di avvenimenti importanti, di incontri fondamentali, di scelte che hanno segnato la storia. Come quella delle sue dimissioni: dolorose, improvvise, per alcuni lapidarie. Ma che hanno messo in luce ancora più la speranza che non abbandona mai la vita del cristiano, anche e soprattutto nei momenti più difficili.
La vita di Benedetto XVI è stata sempre infatti fortemente illuminata dalla fede in Cristo. Tutto ciò emerge anche dalla monumentale opera da qualche tempo in libreria, “Benedetto XVI. Una vita”, scritto da Peter Seewald, il giornalista e scrittore che più volte ha intervistato il Pontefice tedesco, fino ad arrivare a quest’ultima biografia.
Un tomo di ben 1300 pagine che racconta per filo e per segno molti degli aspetti della vita del teologo tedesco. Chi è stato, dove è nato e cresciuto, quali eventi hanno segnato maggiormente la sua vita, la sua fede, il suo pensiero. Spesso, infatti, sono i particolari a svelare gli aspetti più importanti delle persone. Così è anche per il Papa emerito.
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Allora si scopre che il passaggio delle dimissioni fu soltanto, in realtà, un avvenimento tra i tanti fondamentali della sua esistenza, sicuramente unica. La storia della vita di Ratzinger è la storia di un secolo, dell’umanità intera, passata attraverso i suoi occhi di grande intellettuale e di Vicario di Cristo. Dal nazismo alla caduta del muro di Berlino, fino all’epoca della globalizzazione, tutto è passato al vaglio del pensiero del teologo.
Che ha messo fortemente in guardia l’umanità dai rischi del futuro. In particolare, quello dell’arrivo sempre più violento di una cultura “anti-cristica”. Il cui antidoto sarà, tuttavia, la fede sempre più genuina e radicata in Gesù di una Chiesa, magari minoritaria e periferica, che saprà ripartire dai piccoli gruppi e da comunità creative, ma vere, fortemente ancorate alla parola del Signore e alla Sua barca. Dove, di certo, le porte degli inferi non prevarranno.
Francesco Gnagni
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