In concomitanza del suo 94° compleanno il Papa Emerito, riceve un meraviglioso regalo confezionato dalla Goya Producciones
Benedict XVI, the Pope Emeritus ripercorre tutta la vita di Joseph Ratzinger, fino alle dimissioni, che, nel 2013, cambiarono il corso della storia della Chiesa Cattolica.
Joseph Ratzinger è l’ultimo papa ad essere stato testimone degli orrori della Seconda guerra mondiale e del nazismo. Fu reclutato all’età di 16 anni, nel momento in cui maturava definitivamente la sua vocazione sacerdotale. Successivamente, come professore di teologia, insegna in alcune delle migliori università tedesche. Il suo nome risuona tra i più prestigiosi intellettuali del Concilio Vaticano II.
Una volta concluso il Concilio, Ratzinger dovrà prendere una decisione difficile: o l’“innovazione nella continuità” o la rottura con la tradizione ecclesiale. Il teologo tedesco sceglierà la fedeltà agli insegnamenti del Vaticano II. Il Concilio sarà la sua “stella polare”, come arcivescovo, come cardinale e come papa, pur in mezzo a innumerevoli contraddizioni dentro e fuori la Chiesa.
Il documentario Benedict XVI, the Pope Emeritus, scritto e diretto da Andrés Garrigó, rievoca il suo tempo al servizio di Giovanni Paolo II come Prefetto Congregazione della Dottrina della Fede, e poi il suo pontificato. Alla guida dell’ex Sant’Uffizio, Ratzinger ha dovuto affrontare scenari critici come quello della Teologia della Liberazione nella sua versione marxista affine alla guerriglia, e quello dei casi di pedofilia che cominciavano ad emergere a quel tempo.
Eletto papa nel 2005, Benedetto XVI deve affrontare due grandi sfide: difendere la dottrina cattolica contro la “dittatura del relativismo” e, affrontare l’opposizione interna per riformare la Chiesa, a partire dalla complessa struttura delle finanze vaticane.
Il pontefice bavarese trascorre i suoi anni a servizio della Chiesa, sottoponendosi a incarichi schiaccianti di cui teme di non sopportare il peso. Ha avuto ragione nel dimettersi? Il docufilm non dà un giudizio, ma rivela che qualcuno lui vicino avrebbe cercato di dissuaderlo. Il suo segretario monsignor Georg Gänswein lo ammette nel documentario. Alle sue osservazioni, il Papa rispose di aver pregato a lungo e che la sua decisione sarebbe stata irrevocabile, come effettivamente è stato.
Tutti i grattacapi affrontati come capo della Chiesa, non hanno impedito a Benedetto XVI di continuare a scrivere libri di teologia, che oggi fanno parte del suo grande repertorio.
Tra le personalità intervistate nel documentario vi sono cardinali come Gerard Ludwig Müller, Julián Herranz o Antonio Maria Rouco, storici come Bernard Ardura, vaticanisti come Aldo Maria Valli, della RAI, o Andrea Tornielli, attualmente direttore editoriale del Dicastero della Comunicazione, Andrea Monda attuale direttore dell’Osservatore Romano.
La produzione include anche testimonianze di amici fidati di Benedetto XVI, come il teologo canadese Réal Tremblay e la sociologa tedesca Gabriele Kuby.
Benedict XVI, the Pope Emeritus è disponibile da oggi in tutto il mondo, in spagnolo e inglese, per il noleggio online sul sito www.estrenosdecinedigital.com. Da giugno sarà acquistabile in DVD nel negozio digitale www.encristiano.com. Quanto prima sarà pronta anche la versione italiana.
Luca Marcolivio
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