Secondo quanto raccontato da Abunassar, padre Shalufa ha visto da lontano che il gruppo di fedeli in visita alle grotte era molestato da due ragazzi, così per evitare che qualcuno, infastidito, reagisse alle provocazioni dando un pretesto a questi per aggredirli, è uscito dal santuario ed ha invitato i fedeli ad entrare rapidamente all’interno. A differenza di quanto sostenuto da alcune versioni online, i due molestatori non hanno aggredito in un secondo momento il sacerdote, ma hanno cominciato ad insultarlo quando hanno capito la sua intenzione di proteggere i visitatori, quindi, quando questo ha chiuso il cancello del santuario, hanno cercato di colpirlo con un oggetto contundente (forse un coltello) attraverso le grate.
Solo a quel punto il parroco si è visto costretto a chiamare le forze dell’ordine palestinesi che, sempre secondo la versione ufficiale, sono intervenute tempestivamente ed hanno arrestato i due molestatori. La scena è stata ripresa per intero dalle telecamere di sicurezza poste all’ingresso del santuario è stato dunque semplice per le autorità accertare l’identità dei due. Nella parte finale del comunicato Abunassar ringrazia le autorità per il pronto intervento. In difesa delle autorità palestinesi, ingiustamente accusate di non aver protetto adeguatamente i visitatori perché cattolici, ‘Custodia Francescana di Terra Santa’ ha dichiarato ai media locali che la sicurezza dei Pellegrini (qualunque sia la loro fede) è sacra per le autorità palestinesi.
Luca Scapatello
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