La nota cantante e modella italiana seguitissima dal pubblico, confida il dolore lancinante che ha vissuto, mostrando il dramma che si cela dietro queste vicende così intime e personali.
Stiamo parlando di Bianca Atzei, che di recente ha rivelato un fatto tragico che l’ha coinvolta insieme al compagno Stefano Corti.
Il dolore di fronte al dramma e la forza di superarlo
“Quel test di gravidanza positivo dopo un anno di esami, poi l’intervento chirurgico. Raccontarlo è liberarsi di qualcosa di cui non si ha colpe, per cui non si deve provare vergogna. E il sogno di diventare mamma resta vivo”.
Stiamo parlando di Bianca Atzei, che di recente ha rivelato che ha perso un figlio insieme al compagno Stefano Corti, presentatore televisivo noto per avere rivestito i panni di “Iena”, il programma di Italia Uno.
L’aborto che ha avuto, spontaneo, è stata infatti senza dubbio l’esperienza più drammatica della sua vita, ed è importante che questo messaggio passi anche a tutte le persone che, con grande leggerezza, forse troppa, non hanno paura di urlare slogan come “Il corpo è mio e decido io”.
Il dolore lancinante dell’aborto che colpisce nel profondo
Quando si parla di aborto c’è in mezzo una vita umana, e le madri di fronte a tutto ciò realizzano il miracolo della vita e il dramma disumano che si prova a perderla.
“Voglio parlarvi della mia esperienza per sensibilizzare su un argomento di cui si parla poco, ma che purtroppo tocca tante coppie”, ha perciò esordito la modella sul suo profilo social, descrivendo ciò che ha vissuto come un passaggio “dalla gioia più grande, alla sofferenza più forte, in un battito di ciglio“.
Il desiderio di essere madre come il dono più grande che si chiede
“Per più di un anno abbiamo cercato un figlio“, spiega la trentaquattrenne Bianca, con il desiderio di esternare a tutti il suo dolore. “Spesso mi sono sentita dire non pensarci, più ci pensi e più non arriva”, ha continuato.
“Come fa però una donna a non pensarci ogni volta che le arriva il ciclo? Quando ti senti pronta a diventare madre, ecco che quello si trasforma nella cosa che più desideri al mondo. E quando passa il tempo, la mente inizia a fare brutti scherzi“.
Di fronte al dramma ci si comincia a fare domande di ogni tipo
“Pensi che ci possa essere qualcosa che non va e, soprattutto psicologicamente, una donna inizia a risentirne. Ogni mese che passa, si affievolisce la speranza, che però ritrova forza nel mese successivo, tanto è il desiderio di avere un figlio“, continua.
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“Purtroppo quella felicità è sparita quando abbiamo saputo che la gravidanza si è interrotta dopo alcuni mesi e si è dovuto intervenire chirurgicamente”. Spiegando che “tante donne hanno affrontato e affrontano questo dolore. Ora so cosa si prova e sono vicina a tutti coloro hanno passato una situazione come la nostra. Mi dispiace che per molte donne sia così complicato avere un figlio, o addirittura impossibile”.
La testimonianza che diventa risorsa per ogni donna
In sostanza, quello che la Atzei voleva rimarcare è che “a volte accadono cose brutte che ti mettono a dura prova e bisogna avere il coraggio anche di mostrarci fragili”. Il Signore doni a tutte le donne e a tutti i loro compagni la forza di affrontare anche questi momenti più difficili alzando lo sguardo verso di Lui, Padre della vita e della speranza.
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Gesù non ci abbandona mai, persino nei momenti più duri e tristi, anche se talvolta sembra difficile comprenderlo. Per questo non dobbiamo mai smettere di rivolgere a Lui le nostre preghiere.