Il caso del comune di Bibbiano lascia ancora tutti perplessi
Una fiaccolata per tenere viva l’attenzione.
Il momento sarà il 20 luglio.
La manifestazione
Un caso di cronaca che ha fatto riflettere molti: bambini che venivano sottratti alle loro famiglie, circuiti e addirittura con un lavaggio del cervello. Il tutto per convincerli che i loro veri genitori erano e potevano rivelarsi dei mostri. Perché nessuno mai dimentichi, o faccia andare nel dimenticatoio, questa orribile vicenda, proprio a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, comune dove si è concentrata l’intera vicenda, sabato 20 luglio un gruppo di genitori scenderà in piazza per manifestare e tenere viva l’attenzione sul caso.
L’inchiesta delle forze dell’ordine, dal titolo “Angeli e Demoni”, che ha visto coinvolti dai medici, agli assistenti sociali, sino alle autorità cittadine del comune, non si è ancora conclusa. Il bilancio che si può fare adesso è di 18 misure cautelari, che hanno portato all’arresto e alla scoperta di questo giro di vite e guadagni nel comune della Val d’Enza.
“Perché questa vicenda non vada dimenticata”
Una manifestazione, quella del 20 luglio, che partirà alle ore 20,30 dal parco Manara: qui il corteo si snoderà sino ad arrivare alla piazza dove ha sede il comune e restare in presidio fino alle ore 22.30. la nota del gruppo di genitori che ha organizzato la manifestazione è chiara: “Noi non lanciamo accuse, non pretendiamo di giudicare nessuno, ma abbiamo il dovere di esprimere le nostre perplessità ed il diritto di ricevere risposte. Le famiglie non possono pagarne le conseguenze se ci sono state carenze legislative, procedurali ed organizzative. Chiediamo risposte in merito”.
Il caso dei bambini di Bibbiano
Una vicenda, quella dei bambini di Bibbiano, che ha dell’incredibile e venuta a galla alla fine dello scorso mese. Un giro di affari di migliaia di euro sulla pelle dei bambini, un pilotaggio di sottrazioni di minori ed affidi solo a determinate famiglie, fino alle sedute di psicoterapia per i bambini, dove questi ultimi venivano sottoposti anche ad impulsi elettrici per alterare la loro memoria, in modo da essere più labili ad assorbire ciò che medici, assistenti sociali, psicologi tentavano di inculcare nelle loro menti.
Anche i disegni dei bambini erano stati falsificati, con l’aggiunta di dettagli a sfondo sessuale: questi erano solo alcuni dei metodi utilizzati per allontanare i bambini dai loro genitori per poi mandarli in affido verso altre famiglie o case di cura private gestite da una Onlus piemontese, con un giro di euro che ha dell’incredibile.
Questo ed altro ancora, ha portato alle 18 misure cautelari eseguite qualche giorno fa.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: lacronacadiroma.it/ansa.it