La piccola Sofya, bimba nata con una malformazione cranica, è stata rifiutata dai dirigenti di un asilo, perché il suo aspetto potrebbe spaventare i bambini.
I genitori hanno provato a ricorrere alla chirurgia estetica, ma la figlia è troppo piccola per subire operazioni.
Il rifiuto dell’asilo
Ad inizio anno scolastico Svetlana e Rasul hanno cercato di iscrivere la figlia Sofya (2 anni) all’asilo vicino casa. I due giovani genitori avevano bisogno di qualcuno che si occupasse della bimba mentre erano a lavoro. Inoltre pensavano che il cominciare a prendere confidenza con altri bambini le potesse fare bene. Il loro piano, però, è stato ostacolato dal netto rifiuto dei gestori dell’asilo.
Questi, infatti, hanno detto alla mamma che sua figlia non poteva entrare a far parte della classe per via del suo aspetto. La bimba, infatti, è nata con una malformazione cranica ed il suo volto non è consuetudinario. Secondo i gestori della struttura Sofya avrebbe fatto spaventare gli altri bambini. Inoltre hanno consigliato alla donna di sottoporre la figlia a degli interventi chirurgici per rendere il suo aspetto più comune.
La malattia della bimba e la denuncia della madre
Assolutamente scioccata dal trattamento ricevuto, Svetlana ha deciso di denunciare il comportamento dell’asilo sia per mezzo social che per vie legali. La figlia è affetta da craniosinostosi e da sindattilia (deformazione delle dita) ai piedi e alle mani, due condizioni genetiche rare. Nei prossimi anni verrà probabilmente sottoposta a degli interventi chirurgici per migliorarle la qualità della vita, ma al momento è troppo piccola per essere operata.
Dopo la denuncia social, l’associazione ‘Rainbow of Goodness’ si è offerta di dare assistenza legale alla famiglia di Sofya per ottenere l’iscrizione all’asilo (l’unico della zona) e chiedere i danni morali per il trattamento disumano subito.
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Luca Scapatello