Aurora ha il covid i genitori l’abbandonano all’ospedale

Da Palermo emerge la storia di una bimba lasciata in ospedale perché positiva al Covid i cui genitori sono al momento irreperibili.

La piccola è positiva ma i sintomi sono lievi e presto potrebbe essere negativizzata. Nel frattempo i medici sperano di poter trovare la sua famiglia.

La storia della piccola Aurora, la bimba lasciata da sola in ospedale

Dall’ospedale Di Cristina, struttura pediatrica di Palermo, emerge la storia dei bambini malati di Covid. In questi mesi di contrasto alla pandemia sono stati curati 25 bambini, 13 dei quali di età inferiore ai due anni. Con loro c’erano anche le madri, anch’esse positive al Covid-19 e curate insieme ai figli nell’ospedale pediatrico.

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I medici fanno quel che possono, ma la situazione sembra essere più pressante in questo ultimo periodo. Sono ben 17 su 25, i bambini curati nell’ultimo mese dall’ospedale pediatrico. Segno che la pandemia sta colpendo di più i bambini della zona in questa seconda ondata. Tra i piccoli pazienti spicca la storia di Aurora (nome di fantasia), bimba lasciata da qualcuno in ospedale, la cui famiglia al momento risulta irrintracciabile.

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Dottoressa Furnari: “Da ieri chi l’ha accompagnata risulta non rintracciabile”

La piccola Aurora è giunta in ospedale qualche giorno fa, accompagnata da due persone che si ritiene siano i genitori. La bimba è positiva al Covid, ma le sue condizioni di salute al momento sono buone. Il quadro clinico dunque non desta troppe preoccupazioni, ma la sua situazione familiare sì. La dottoressa Marilù Furnari ha infatti dichiarato al quotidiano ‘Live Sicilia’: “E’ qui, con noi. Da ieri, chi l’ha portata in corsia risulta, al momento, irreperibile“.

Il timore è che chi l’ha accompagnata possa averla abbandonata, ma nessun al momento vuole credere ad una situazione simile. La stessa dottoressa Furnari spiega: “Abbiamo avvertito le autorità competenti, come da prassi. La piccolina è con noi, sta bene, anche se è positiva, e sarà curata fino a completa guarigione“. La speranza è che prima della guarigione i genitori possano essere trovati: “Se non interverranno fatti nuovi, se questa irreperibilità continuerà a sussistere, si metteranno in moto i meccanismi di protezione consueta”.

Luca Scapatello

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