Possiamo definirlo un vero e proprio miracolo quello che è avvenuto a Napoli e che ha per protagonista un piccolo bimbo, salvato in extremis. Ecco la sua storia.
Un arresto cardiaco stava mettendo fine alla sua vita. Ma la forza di volontà dei Carabinieri e dei medici che l’hanno soccorso, ribalta la situazione.
Bimbo in arresto cardiaco: cosa è successo?
Una storia tragica ma che ha un lieto fine. Un vero “miracolo di Natale”. Ed è avvenuto a Napoli, precisamente a Ponticelli, nella periferia Est della città. Protagonista un bambino di soli 13 mesi, salvato in extremis.
Cosa è successo? Andiamo con ordine. La famiglia del piccolo abita in Via Chiaromonte. All’improvviso, la tragedia: inizia a non rispondere più alla mamma e né al papà. I due, capiscono subito che c’è qualcosa di grave e, immediatamente, corrono al Pronto Soccorso. Una corsa, con la propria auto, verso l’ospedale che non è così semplice, visto il caos cittadino e l’elevato numero di macchine bloccate nel traffico quotidiano.
Ma ecco il primo segnale di questo miracolo che sta per avvenire: poco lontano, una pattuglia dei Carabinieri della locale stazione di Barra (altro quartiere della città di Napoli) nota che c’è qualcosa che non va. Sente questa auto suonare in continuazione, la intercetta e chiede cosa stia accadendo.
All’interno vi sono un papà disperato che sta facendo di tutto per farsi largo fra le auto bloccate e, sul sedile a fianco, una mamma che regge in braccio un bimbo che soffre ed è privo di sensi. Hanno una sola cosa da fare gli uomini dell’Arma: aiutare questi due genitori a portare il piccolo in ospedale.
La corsa in ospedale con i Carabinieri
Con la loro gazzella e le sirene accese, si pongono davanti l’auto dei due genitori e si fanno con forza largo nel traffico e fanno cenno alla macchina di seguirli. Le urla, non solo del papà del piccolo ma, questa volta anche dei Carabinieri, fanno sì che le auto si facciano da parte e lascino passare il piccolo che sta lottando fra la vita e la morte.
La disperata corsa in ospedale e l’arrivo al nosocomio “Villa Betania” di Ponticelli dove i medici capiscono subito che il piccolo è in arresto cardiaco. Lo intubano e lo sottopongono ad immediato massaggio cardiaco. Attimi che sembrano non finire mai: il piccolo è in arresto cardiocircolatorio.
Il massaggio continua, tutto sembra perduto…o quasi. Eccolo quel pianto disperato che comincia di nuovo a sentirsi. Il piccolo ha ripreso conoscenza: il miracolo è avvenuto. I medici ormai erano disperati: se non fosse successo qualcosa, “un minuto in più e il piccolo sarebbe morto”.
Il pianto disperato: il miracolo
Ma ci ha pensato qualcuno dall’alto. Il miracolo di Natale è avvenuto. Il bimbo, ora sta bene ed ha ripreso conoscenza. Sono anche questi miracoli. E quel pianto disperato e improvviso arrivato quando i medici stavano per arrendersi, ha ridato vita e speranza a tutti coloro che, in quel pronto soccorso, erano lì presenti.