La preghiera all’Angelo Custode è una delle prime, insieme all’Ave Maria, che ci vengono insegnate fin da bambini.
Ci fa comprendere che ciascuno ha un Angelo sempre vicino che ci custodisce, accompagna, e a cui rivolgerci in ogni circostanza della vita.
Questa mamma si rivolge a un sacerdote per una particolare richiesta del suo bambino che affida anche il suo gatto alla custodia dell’Angelo.
L’Angelo custode anche per il gatto?
Pregare l’Angelo Custode è sempre importante: è quella figura che Dio ha posto accanto a noi dal primo momento e che ci guida nel giusto cammino. Non sempre sentiamo la sua presenza, ma c’è, silenziosa, costante…ma c’è. La preghiera che rivolgiamo a lui ci è stata insegnata sin da bambini, insieme alla preghiera alla nostra Mamma celeste.
Una fedele, però, pone un quesito molto particolare ad un sacerdote, chiedendo spiegazione e, soprattutto come comportarsi in merito: “Mio figlio piccolo, pregando la preghiera dell’angelo custode, include anche il gatto sotto la sua protezione. Come posso mettere insieme il suo buon cuore verso l’animale che ama con la nostra fede?” – scrive.
Dalle pagine di Famiglia Cristiana, la risposta di don Tonino Lasconi non si fa attendere: “Tuo figlio è un “piccolo teologo”! Ha scoperto una grande e sacrosanta verità: l’angelo custode non ci «illumina, custodisce, regge e governa» come individui generici “X” o “Y”, ma come persone: Luca, Sofia… che hanno età, famiglia, casa, hobby… e un gatto” – spiega il sacerdote.
La risposta del sacerdote non lascia dubbi
Allora l’Angelo Custode stende la sua ala protettrice anche sul gatto del piccolo? In effetti sì: “L’angelo non mette in pausa la sua protezione quando arriva il gatto, ma «illumina, custodisce, regge e governa» il “custodito”, affinché il suo rapporto con l’amichetto a quattro zampe sia giusto, che non gli dia cibi dannosi, che ogni tanto lo lasci dormire in pace, che… Tuo figlio fa benissimo, perciò, a inserire nelle preghiere anche il gatto.
Lo ama anche Dio come tutte le sue creature, ed è contento che quelle che hanno la voce per ringraziarlo la prestino a quelle che non ce l’hanno, come gli animali, i fiori, il mare” – spiega ancora il sacerdote.
Ma ciò che incuriosisce di più i bambini, e lo spiega anche don Tonino, è proprio la figura dell’Angelo Custode: “[…] I bambini sono molto incuriositi dall’angelo custode e pongono tante domande interessanti e simpatiche del tipo: «L’angelo di mio papà è più grosso del mio?». Attenzione a spiegazioni favolistiche. Crescendo ci riderebbero dietro.
Non aiutano le immagini sdolcinate di giovincelli svolazzanti che si trovano su Internet. Gesù afferma che gli angeli dei “piccoli” sono terribili con chi li offende. Pensiamoli come una vera e propria carezza di Dio” – conclude.