Un appello che tocca il cuore di tutti, soprattutto perché viene da un bambino che ha soltanto 6 anni. La sua richiesta d’aiuto non può essere ignorata.
I suoi fratelli sono stati adottati, ma lui no. Per questo, le sue parole hanno fatto il giro del web.
Bimbo rimasto solo al mondo
Parole semplici e cariche di significato anche se pensiamo che, data la sua giovanissima età, sono quelle che escono dal cuore. Lui si chiama Aidan ed ha soltanto 6 anni. Nel 2020 è stato abbandonato dai suoi genitori che, su di lui e sui suoi fratelli, hanno perso così ogni diritto. Ma c’è stato un elemento che ha fatto soffrire ancora di più il piccolo.
Dopo che anche lui è entrato nel sistema dell’affidamento, è stato separato dai suoi fratelli. I suoi fratelli, nel giro di poco tempo, hanno subito trovato un’altra famiglia pronta ad accoglierli, mentre lui no. La giustificazione? La famiglia scelta non ha potuto adottare altri bambini, e cosi Aidan è rimasto ancora una volta da solo.
Ciò che colpisce è che il piccolo, ora, è ancora in attesa di una nuova famiglia pronta ad accoglierlo e, per far sì che questo momento arrivi presto, si sta “impegnando a diventare un bambino adorabile”. Un modo per attirare l’attenzione su di sé, o semplicemente una richiesta di amore e di affetto come lo è stato anche per i suoi fratelli?
Aidan ha anche lanciato un appello, per far sì che qualche famiglia lo adotti e si interessi a lui: “Pulisco la mia stanza, lavo i piatti e spolvero” – quasi come a dover far un elenco delle cose che sa fare per poter esser accolto in casa.
Un appello per essere adottato
Un racconto che prende il cuore, anche perché se si pensa che dare amore ad un bambino possa esser contraccambiato da quello che il bimbo sa fare (come Aidan stesso ha descritto, quasi a collaborare in casa). Come lui stesso ama descriversi, Aidan è un bimbo socievole, tranquillo e che va anche bene a scuola. Ma fino ad adesso, il suo appello è rimasto inascoltato.
Ad auspicare, quanto prima, l’arrivo di una famiglia anche per lui, è Caitlin Brake che lavora nel centro dove Aidan è ospitato: “Abbiamo bisogno di una famiglia che abbia struttura, routine, aspettative e che sia realistica anche sulle proprie aspettative per lui” – spiega.
Per ora il piccolo attende ancora una famiglia, ma le sue parole, di certo, hanno fatto il giro del web e non resteranno, a lungo, inascoltate.