Si diceva, alle elementari, quando qualcuno faceva un dispetto e non lo confessava, “mal comune mezzo gaudio”, per significare che tutti avrebbero risposto del misfatto.
I distributori di energia elettrica, col permesso delle autorità, faranno lo stesso.
Siccome ci sono circa un miliardo di euro di bollette non pagate dagli utenti, saremo tutti noi a risarcire i gestori.
Lo hanno stabilito il Tar e il Consiglio di Stato; l’Autorità dell’Energia ne ha dato l’annuncio: la prima parte di “oneri generali” elettrici che pagheremo, sarà di oltre 200 milioni!
E’, più o meno, lo stesso criterio adottato già per il Canone Tv, che è stato allegato alla bolletta della luce, inducendo il pagamento a chiunque, indipendentemente dall’uso dell’apparecchio in casa.
Ed è una strategia posta in essere per evitare che molti gestori falliscano (ed è già successo), a causa degli utenti inadempienti.
Che poi sia giusto o meno, per coloro che hanno sempre pagato regolarmente, nessuno se lo domanda.
Nessuno pensa di escogitare un piano per aumentare i controlli e renderli seri ed efficaci, come verificare a tappeto la situazione contatori/utenze in ogni casa?
Eppure, il nostro Paese “soffre di disoccupazione cronica”, si potrebbe dare lavoro a “quei controllori”, ma -si sa- le aziende preferiscono non assumere, per paura delle tasse imposte dallo Stato!
In conclusione, i cittadini onesti pagheranno un scotto ingiusto, iniquo.
Dunque, sulle prossime bollette, dopo gli oneri vari e indecifrabili, troveremo anche la voce relativa ai risarcimenti e ai rimborsi.
Solo nel 2016, per mancato pagamento, sono stati sigillati il 4,7% dei contatori, ma ne sono stati staccati il 5,8%, per chiusura di negozi ed uffici.
Il problema è diventato incontrollabile, anche a causa della facilità con cui ogni utente può cambiare gestore (cosa permessa dalla privatizzazione del mercato dell’energia elettrica), prima che arrivino sanzioni per le bollette non pagate.
Al momento, per rintracciare gli inadempienti, si stanno raccogliendo i dati dei consumatori nella banca dati del SII (Sistema Informativo Integrato), che, un giorno, permetterà di capire il comportamento dell’utente, in merito al pagamento delle bollette.
Marco Bernardi, Presidente di una delle aziende del Mercato Libero dell’Energia, dice: “È un primo importante passo verso una modalità di riscossione degli oneri, analoga a quella del canone Rai, che rispecchierebbe a pieno le corrette responsabilità tra tutti i soggetti della filiera”.
Ma i consumatori e le loro associazioni vedono la cosa da un altro punto di vista, il nostro: “Quando ci sono da socializzare i profitti si chiamano in causa le aziende, quando invece si devono spalmare i debiti si chiama il consumatore”. “Questa delibera sarebbe solo un incentivo per non perseguire i furbetti del quartierino!”.
Antonella Sanicanti