Petronio (nato probabilmente in Spagna) visse nel V secolo e fu l’ottavo Vescovo di Bologna.
E’, oggi, un Santo a cui i bolognesi sono molto legati, tanto da definirsi persino “Petroniani”. All’epoca del Vescovo Petronio, i prelati erano un “rifugio”, per coloro che cercavano pace, in un susseguirsi di invasioni da parte di altri popoli.
Dopo essere stato Prefetto del Pretorio, in Spagna, Petronio giunse in Italia. Era l’anno 430, quando accettò la nomina a Vescovo della città, su proposta di Papa Celestino I. I bolognesi lo amarono, e lo amano tutt’ora, perché aiutò il popolo a ricostruire le proprie abitazioni, distrutte dalle guerriglie continue, e fece edificare molte Chiese. Ebbe anche il merito di aver rinforzato le mura per difendere la città dagli invasori e di aver mostrato ai fedeli una spiccata capacità di occuparsi della loro spiritualità.
Alla sua morte, nel 480, venne costruita la Basilica di San Petronio che conserva le sue reliquie. Ancora oggi, nel giorno della sua memoria, il 4 Ottobre, Bologna lo ricorda e prepara il “Pane di San Petronio”. Questa la ricetta: 400 gr di farina, 20 gr di lievito di birra, 40 gr di burro, un cucchiaio di olio di oliva, un cucchiaio di panna (o due di latte), un pizzico di sale, una tazza grande di acqua calda, 100 gr di prosciutto crudo di Parma, 60 gr di parmigiano reggiano.
Si mescola la farina, il sale, 20 gr di burro, il latte o la panna, l’olio e il lievito di birra (sciolto in acqua calda). Si impasta, a mano, e si forma una “palla” liscia. Sulla superficie della pasta, bisogna incidere un taglio a croce. Si copre, dunque, la pasta con un telo e della pellicola. Dopo un’ora di lievitazione, la pasta si deve lavorare nuovamente e la si lascia riposare per altri 15 minuti. Poi si lavora ancora una volta e si divide in due parti uguali, da cui ricavare due dischi ovali.
Sulla superficie di ogni disco, si mette parmigiano, prosciutto crudo e ancora parmigiano (in quest’ordine), e un po’ di burro.
Si arrotola ogni disco e si forma un anello di pasta, unendo le estremità. Infine, si incide con il coltello (due o tre volte) la croce, si cosparge di parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro. Dopo mezz’ora, si informa a 180°, per 30 minuti.
Antonella Sanicanti
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