Numeri da record di Battesimi di persone adulte hanno avuto luogo in Francia. Molti sono stati impartiti nel giorno di Pasqua. È un segno di grande speranza.

Sembra una luce nel buio di un’epoca in cui l’umanità in larga parte se ne sta sempre più lontana da Dio, ma il boom di Battesimi di persone adulte che si è verificato di recente in Francia è proprio un segno dirompente di speranza.
Nella Pasqua appena trascorsa sono stati oltre 10.300 adulti e circa 7.400 adolescenti, per un totale di 17.700 persone, ad esser diventati cristiani ricevendo il Sacramento che ci rende tali. Stupisce enormemente che questo sia avvenuto proprio nella laicissima Francia, all’avanguardia per quanto riguarda le scelte di vita anticristiane.
Si riscontra un aumento positivo del 45% per quanto riguarda le persone adulte e del 33% relativamente ai ragazzi rispetto ai dati dell’anno scorso, ovvero del 2024, resi noti dalla Conferenza episcopale francese. Come si spiega questo incremento della fede e in modo così esponenziale?
Battesimi di adulti in Francia: numeri da record, segno di speranza
Che tutto questo si verifichi proprio in questo anno 2025 in cui è in corso il Giubileo della Speranza è evocativo e si afferma proprio come un segnale di grande speranza per il mondo intero. Ad essere coinvolti in questo trend in crescita è soprattutto la fascia d’età dei giovani adulti, quella che va dai 18 ai 25 anni.

Si tratta notoriamente di un periodo della vita in cui si assiste, in linea generale, ad un allontanamento talvolta totale della pratica cristiana, iniziato già in gran parte dagli anni dell’adolescenza. I giovani adulti occidentali ed europei tendono ad escludere Dio dalla loro vita o a sostituirlo con filosofie e ideologie che sfociano di fatto in un indifferentismo sostanziale.
Si riscontra che il 52% di questi nuovi battezzati proviene di fatto da famiglie i cui genitori sono a loro volta battezzati, ma non praticanti e che perciò avevano scelto di non battezzare i figli. Questo è un dato molto importante perché aiuta a comprendere alcune dinamiche non di poco conto.
Il dono della fede che irrompe
Quasi il 20% dei catecumeni che si sono accostati nel giorno di Pasqua al sacramento del Battesimo hanno affermato di esser cresciuti in un contesto totalmente a-religioso. Stando ai dati c’è anche un 4% di convertiti dall’Islam.
Coloro che provengono da famiglie formalmente cattoliche o semplicemente sono figli di battezzati che hanno preso la via dell’ateismo dichiarato o di altre religioni o, ancora dell’indifferentismo, risultano quindi la maggioranza.
Verrebbe da dire che il fatto di esser cresciuti in un contesto in cui la trasmissione della fede non è avvenuta in famiglia non ha certamente influito, anzi. Non per una banale contrapposizione generazionale, ma per una comprensione del vuoto che si vive senza Dio, molto probabilmente il cuore di questi giovani adulti è stato maggiormente aperto all’accoglienza del grande dono della fede.
La fede è sempre un dono dato da Dio, poi c’è la risposta umana nell’accoglierlo e come, pienamente o tiepidamente. E con la fede, l’instaurarsi di un rapporto personale con il Signore, di una relazione d’amore che va vissuta e alimentata giorno per giorno.
La ricerca del senso
Questo abbraccio della fede di un numero così elevato di persone giovani è significativo della più profonda ricerca del senso dell’esistenza che alberga nei cuori. L’uomo di ieri, di oggi e di sempre, non può prescindere dal porsi domande esistenziali che con l’uso retto della ragione, certamente illuminata dallo Spirito Santo permettono di fare quell’incontro che dona il significato e trasforma la vita.

Anche nel buio di un’epoca in cui il male si mostra in modo evidente e il bene sembra essere pallido e scomparire, la fede può irrompere e impetuosamente, incendiando i cuori. L’incontro con il Dio vivente, che è Via, Verità e Vita, l’esperienza della sua potente misericordia, converte i cuori e immette in una vita trasformata.
Certamente questa crescita risponde al profondo bisogno di incontro e di riferimenti che non si accontenta delle risposte vuote della società, della scienza spesso disumana che lasciano una voragine mortifera. Dio è lì che ci aspetta e il fatto che tutti questi giovani adulti gli siano corsi incontro rende la gioia pasquale ancora più piena.