Un vero e proprio dramma si aggira per la società moderna, sempre più atea e secolarizzata, con esperienze al limite dell’immaginabile.
Stiamo parlando della nuove “esperienze” di veri e propri vampiri, oppure di quelle degli sciamani, che non possono che sfociare nell’altro grande dramma della nostra società, quello delle sette. Secondo quanto emerge da un’inchiesta pubblicata sul quotidiano La Verità, in Italia e in Europa pare verificarsi infatti un vero e proprio “boom di neopagani”. Testimonianza di ciò a cui porta la mancanza di fede e la distanza da Dio.
La scristianizzazione è infatti un fenomeno sempre più preoccupante in Italia e in generale nel resto d’Europa, e di fronte a tale condizione crescono i drammi infernali, ad esempio legati ad occultismo ed esoterismo, sui quali l’esperta ha lanciato l’allarme. Sul tema purtroppo c’è spesso un silenzio generale, che rattrista e che sembra volere fare passare tutto ciò per semplice folklorismo. Di fatto, però, non è affatto così.
Tra sette esoteriche, occultismi vari e addirittura esperienze di sciamanismo e “vampirismo” l’allarme è molto preoccupante, legato a un vero e proprio dramma dietro cui il principe degli inferi tesse la sua tela infernale. Mentre ogni giorno ci viene spiegato che in Europa diminuiscono i cattolici e calano le partecipazioni alla Messa, dall’altro lato aumentano gli affiliati ai progetti del maligno, aderenti a sette etniche e magiche con riti di iniziazione.
A volte, si tratta di veri e propri “druidi” o ancor peggio streghe moderne che invitano all’occultismo e alla magia nera. Tra questi, il quotidiano ne ha catalogati diversi. Ci sono i “Real Vampires” che si nutrono di “energia prana dalla psiche e dal corpo di donatori”, spiega il quotidiano, oppure i revival celtici, con l’adorazione della natura con rocce usate come altari.
Ci sono poi gli “Wicca”, che praticano riti solitari e sabba infernali, fino al ritorno delle fattucchiere. Sul versante dello sciamanesimo, invece, al centro di molte pratiche ci sono esperienze di estasi e iniziazioni nelle più antiche forme di spiritualismi, spesso collegati alla natura. “Nel nostro clima culturale dove appunto predomina una spiritualità à la carte, l’unica moda che sembra tenere è quella dell’Abc: anything but catholic, tutto fuorché cattolico”.
A spiegarlo è Elena Melis, psicoterapeuta e responsabile nazionale della formazione degli operatori dei centri di ascolto Gris (Gruppo di Ricerca e informazione socio-religiosa). “La fragilità di ogni legame e la diffusa percezione dell’appartenenza come mancanza di libertà, creano certamente un clima quanto mai adatto al nomadismo spirituale, ma sono diversi gli elementi che concorrono a questo risultato”, ha commentato l’esperta.
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Ciò che emerge chiaramente, infatti, è il fatto che con il rifiuto di Dio, conseguenza di una secolarizzazione moderna sempre più aggressiva e sponsorizzata dai grandi circuiti culturali e mediatici, nonché economici e sociale, resta nient’altro che vuoto, inevitabilmente riempito da una profonda angoscia e inquietudine. Nelle macerie, infatti, prosperano i mostri, o meglio i demoni.
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Il grande inganno di chi finisce in mezzo a questi circuiti demoniaci è che in questi contesti si possa, in qualche modo, andare a fondo della propria spiritualità e del proprio senso religioso. In alcuni casi, si punta solamente a fronteggiare la propria ansia esistenziale altrimenti insopportabile, che cerca di essere affrontata con rituali e forme di occultismo.
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Purtroppo, però, la realtà che emerge è di veri e propri drammi umani ed esistenziali, distacco permanente dalla famiglia, crimini, delitti, una vita di oscurità e una grande difficoltà a tornare alla luce dopo avere compiuto passi orribili nella direzione del male. “Il ritorno di un certo neopaganesimo è l’uomo che rifiuta Dio e prova a fare di sé stesso un dio e si fabbrica idoli per curare la sua angoscia esistenziale”, spiega la dottoressa.
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Insomma, ecco a cosa porta la formulazione più “moderna” dell’ateismo che ci viene propinato ogni giorno, e che riporta però alla lontana “rivoluzione” dell’illuminismo. Quando non c’è Dio, l’uomo non può che finire in preda alle grinfie del male, spesso colmando la propria esistenza con svariate forme di idolatrie che di certo non possono appagare la propria ricerca di senso, ma sicuramente possono gettare la vita di una persona in un abisso da cui è poi molto difficile uscire. Per questo c’è bisogno di pregare con ogni forza affinché questo male endemico non si diffonda nella nostra società sempre più fragile, debole e in difficoltà, soprattutto dal punto di vista spirituale.
Giovanni Bernardi
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