Pillola del giorno mercoledì 23-08-17
Gd 9,8-15
Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all’ulivo: «Regna su di noi». Rispose loro l’ulivo: «Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?». Dissero gli alberi al fico: «Vieni tu, regna su di noi». Rispose loro il fico: «Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò a librarmi sugli alberi?». Dissero gli alberi alla vite: «Vieni tu, regna su di noi». Rispose loro la vite: «Rinuncerò al mio mosto, che allieta dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?». Dissero tutti gli alberi al rovo: «Vieni tu, regna su di noi». Rispose il rovo agli alberi: «Se davvero mi ungete re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano».
Gli alberi “buoni” non accettano di porsi sopra gli altri, di giudicare, decidere, fare delle scelte. Si accontentano di essere “buoni” e di offrire i propri frutti. Sono soddisfatti di sentirsi o sapersi “buoni” e “puliti”. Il pruno selvatico pieno di spine, invece, non solo ritiene di essere capace di regnare sugli altri, ma parte in quarta, pone le sue condizioni che fa capire, sono inappellabili.
Ho il coraggio di rischiare per vivere come Dio desidera, per essere libero come Lui vuole per me, oppure ho talmente paura della gente che mormora e giudica, che preferisco persino che qualcuno comandi con violenza ed arroganza, fino a ridurmi al silenzio, pur di non impegnarmi, pur di non assumermi responsabilità?