Paolo Brosio, raggiunto telefonicamente da Intelligonews, si scaglia contro il vescovo di Mostar reo secondo il noto giornalista Medjugorjano fervente, di aver attaccato in modo indiscriminato e vergognoso le apparizioni nel piccolo villaggio bosniaco. Il documento redatto dal vescovo e divulgato dalla Curia di Mostar, in cui sono contenute accuse pesanti: «la Madonna descritta dai veggenti è del tutto diversa dalla madre di Dio». Peric parla di «figura ambigua», di «toccamenti indegni» e contesta anche l’anniversario delle «presunte apparizioni», iniziate il 24 giugno 1981. Ha sconvolto molti anche negli ambienti ecclesiastici, queste dichiarazioni sono sembrate fuori luogo e inopportune specialmente in questo momento, dove ha Medjugorje è atteso il visitatore del Vaticano nominato da Papa Francesco.
Lei che da sempre è tra i maggiori devoti della Madonna ed è stato tantissime volte a Medjugorje, cosa si sente di rispondere al vescovo di Mostar?
“E’ pazzesco quanto è accaduto, mi stanno telefonando tantissime persone, io sono proprio qui in Bosnia a Medjugorje. Il vescovo Peric ha attaccato tutti, a partire dai pellegrini che da 36 anni arrivano da tutto il mondo, a cui ha dato dei visionari. Ha offeso anche il cardinale Ruini che guida la commissione istituita da Papa Francesco e che, dopo tre anni e mezzo di lavoro, nella relazione finale consegnata al Pontefice ha sancito la veridicità dei primi mesi delle apparizioni. Il vescovo di Mostar ha attaccato pellegrini, francescani, il primo parroco di Medjugorje, Padre Jozo, un uomo eroico per aver accettato la prigionia e la tortura pur di non rinnegare la veridicità delle apparizioni”.
Dei così detti gesti inconsulti dei veggenti rivolti alla Madonna
“Praticamente ha fatto diventare la Madonna una cubista, qui sta accadendo il finimondo, la notizia è su tutti i giornali e su tutte le televisioni, ne parlano nelle radio, nei Balcani sono inferociti. Queste frasi sono lesive sia del lavoro di Ruini che della devozione popolare di milioni di persone che hanno fatto di questo luogo una ragione di vita. E’ un attacco frontale, senza precedenti, anche contro il Papa perché questo documento arriva proprio nel momento in cui la Santa Sede ha deciso di nominare un inviato speciale del Pontefice, l’arcivescovo di Varsavia-Praga Hoser incaricato di prendere notizie approfondite sulla conoscenze di questa realtà e soprattutto sulle esigenze dei fedeli che giungono in pellegrinaggio (anche per suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro ndr). Una coincidenza temporale sospetta anche se la posizione del vescovo era nota da tempo”.
Come mai proprio adesso queste Dichiarazioni?
“Una mossa mediatica, dalle conseguenze altamente negative, per destabilizzare l’ambiente e mettere in difficoltà l’inviato del Papa che dovrebbe arrivare a giorni. Mi chiedo se il vescovo non farebbe meglio a venire a Medjugorje a fare il suo lavoro invece di diffamare tutti creando gravi tensioni”.