Un attore che porta in tv l’amore per l’investigazione con la talare. Don Matteo strizza l’occhio a Padre Brown, ma è tutto all’italiana.
Terence Hill, oggi, compie 82 anni. E nell’augurargli buon compleanno, guardiamo più da vicino il suo Don Matteo e in che modo è riuscito a coniugare (e a portare in tv) la fede e la passione per le indagini.
Quando pensiamo all’attore Terence Hill, ai più grandi viene in mente il suo sodalizio storico, oltre che artistico, con il collega Bud Spencer. Ma ai più giovani, invece, arriva subito il ricordo di “Don Matteo”, fiction RAI che ha consacrato l’attore come “il sacerdote più amato d’Italia”.
Esser riuscito a portare la fede in tv, affiancandola all’amore per le indagini, non è stato facile. Sta di fatto però che, ancora oggi, tutti noi vorremo avere un Don Matteo al nostro fianco, sia come guida spirituale che come amico che ci aiuta a risolvere, anche, le nostre piccole situazioni quotidiane.
Mario Girotti, questo è il vero nome di Terence Hill, classe 1939, nasce a Venezia proprio oggi, 29 marzo. Una carriera che parte già all’età di 11 anni. Un’amica di sua madre la contatta informandola dell’annuncio di un giornale, in cui si ricercavano dei giovani ragazzi per piccole parti in alcune pellicole.
Una carriera che decolla a partire dagli anni ’60 che lo porta a recitare in film come “Il Gattopardo”, fino ad avere ruoli anche in alcuni western. E sarà proprio con il genere tutto italiano degli “Spaghetti – western” e dall’incontro con Bud Spencer, che Terence Hill sbarcherà anche sul piccolo schermo.
Film che hanno fatto la storia del cinema. Ma è negli anni 2000 che l’attore vede rilanciare nuovamente la sua carriera. È l’anno della prima serie della fiction Don Matteo, il prete con un particolare intuito investigativo.
Molti si sono chiesti: ma qual è il rapporto che Terence Hill ha con la fede? Certo, non è stato solo l’interpretare Don Matteo.
Bisogna, infatti, tornare indietro ai tempi di quando l’attore era in America. Lì scopre i libri di un religioso, fratel Carlo Carretto, religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo: “Io mi sono subito entusiasmato per il modo suo di rapportarsi con il mistero di Cristo. Le parole con cui si esprimeva erano semplici, dirette: non c’era tutta quella costruzione pesante che si ritrovava nei testi della chiesa americana del tempo” – ha dichiarato l’attore in un’intervista.
“A me Carretto ha dato l’entusiasmo di essere cristiano. Se tu avevi delle cose dentro era meglio che non le dicevi, se no passavi per stupidello. Questo frate è come se mi avesse mostrato il bello del professare la fede, senza remore. Ha anticipato il messaggio di Papa Francesco” – ha dichiarato Terence Hill.
Abbracciare la fede in un modo speciale e riuscire, così, a portarla anche in tv attraverso l’interpretazione di un sacerdote tanto vicino ad ognuno di noi.
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ROSALIA GIGLIANO
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