Chi era il Buon Ladrone?
Gesù viene crocifisso in mezzo a due malfattori e, quando si trova appeso alla croce, ha un breve dialogo con loro.
Uno dei malfattori lo insultava dicendogli: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Il suo atteggiamento era alquanto ostile e beffardo. L’altro, invece, replicò: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”.
Quest’ultimo è colui che è passato alla storia come il Buon Ladrone; colui che, crocifisso e morente accanto a Gesù, gli disse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”.
Il suo atteggiamento non rimase inascoltato dal Cristo che gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.
Il Buon Ladrone: Ricordati di me, o Cristo
Il nome di quel Buon Ladrone era, probabilmente, Disma (o Dismas) ed è stato il primo ad entrare in Paradiso con Cristo, dopo la sua vittoria sulle tenebre del male. Disma fu canonizzato -se così si può dire- direttamente da Gesù Cristo.
Fu il suo modo di ammettere le proprie colpe, di rendersi conto di essere punito per aver mancato davanti agli uomini, di dichiararsi peccatore, di riconoscere che accanto a lui ci fosse un innocente e che Cristo fosse davvero colui che poteva salvarlo, a renderlo immediatamente Santo.
Il Buon Ladrone, in fin di vita, riconobbe il Cristo che gli stava accanto, mentre ai piedi della croce molti lo schernivano. La Chiesa lo ricorda il 25 Marzo, come protettore degli agonizzanti e di coloro che si convertono all’ultimo momento. E’ anche invocato contro i ladri o per la conversione degli alcolizzati, dei giocatori d’azzardo. Protegge i carcerati (soprattutto i condannati a morte) e gli autisti.
A San Josè dos Campos, in Brasile, c’è un Santuario a lui dedicato.
Antonella Sanicanti
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