Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda e aromata, ci dà quel input per iniziare meglio un nuovo giorno.
È per tantissimi di noi, tra cui la sottoscritta, è un’abitudine irrinunciabile a casa o al bar in compagnia, e anche occasione per incontrare amici, conoscenti, colleghi.
Esattamente quello che dovrebbe essere la Parola di Dio per noi, un appuntamento a cui non possiamo rinunciare, per scoprire in essa l’opportunità per un incontro davvero imperdibile col Signore.
La Parola guida le nostre giornate
Ogni giorno, dopo aver pregato, perché non è un gioco né tanto meno un atto scaramantico, leggiamo una Parola aperta “a caso”, ma sappiamo che nelle cose di Dio, il caso non esiste, e che ogni sua Parola ci parla e vuol dire qualcosa proprio a noi, adesso.
La sua Parola è luce ai nostri passi, spesso ripeto queste parole di San Paolo nella Lettera agli Ebrei cap 4,12, perché mi piace tantissimo:
“Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.
La Parola di oggi, giovedì 25 febbraio
Chi cammina nell’integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto. (Proverbi 10:9)
Il capitolo 10 dei Proverbi, da cui è estratto questo versetto, si apre con una frase che ci trasporta nell’ambito della vita familiare: “Il figlio saggio rende lieto il padre; il figlio stolto contrista la madre”. Questo versetto si riferisce ad una verità che la Bibbia presenta spesso, anche in altri punti: il peccato non è mai un affare semplicemente personale ma è un fenomeno che produce delle ripercussioni notevoli anche in coloro che ci vivono accanto e sono legati a noi da relazioni di diversa intensità. Nello specifico, il versetto 10:9 sottolinea la sicurezza del giusto, accompagnato sempre dalla benedizione di Dio in tutto quello che fa. A differenza di chi si avventura per le vie insidiose del peccato.
Simona Amabene