Approfittiamo di questo tempo straordinario che la Chiesa ci offre, per prendere confidenza con la Parola di Dio. Scopriamo attraverso di essa, cosa ci vuole dire oggi il Signore.
Il calendario dell’Avvento è uno dei simboli più rappresentativi di questo tempo, e ci aiuta a scandire l’attesa della venuta di Gesù.
Tradizionalmente è composto da 25 finestrelle o sacchetti o anche bigliettini, a seconda delle diverse creazioni. Lo scopo è quello di calarsi, giorno dopo giorno, nello spirito di questo forte tempo liturgico. Ma il processo di secolarizzazione del Natale, che è in corso da ormai qualche decennio, ha fatto sì che il calendario di Avvento, perdesse il suo intento originario.
Significato e origine del calendario di Avvento
Questa tradizione è nata nel 1908 nel Nord Europa, grazie a un editore di Maulbronn, tale Gerhard Lang, che stampò il primo calendario dell’Avvento, che si diffuse poi in tutto il mondo cristiano. L’intuizione gli venne suggerita da una pratica radicata tra le donne del posto, che erano solite regalare ai bambini un dolcetto per ogni giorno di dicembre, al fine di rendere loro più piacevole l’attesa della nascita di Gesù Bambino.
Il calendario di Avvento ancora oggi, rappresenta un’opportunità educativa per insegnare ai più piccoli il vero significato del Natale, ma un ripasso fa bene anche a noi adulti.
Questa tradizione, falsata dalla moda corrente, merita di essere riassaporata nel suo valore autentico, scandendo il tempo di attesa della nascita di Gesù, pescando ogni giorno una Parola, attraverso cui il Signore parla al cuore di ognuno di noi.
Scopriamo la Parola di oggi 11 dicembre
Dal profeta Zaccaria 14,9: “Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome”
La parola estratta oggi “a caso” preannuncia il tempo in cui la grazia di Dio sarà su tutta la terra, un tempo che potremmo identificare con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria che corrisponderà al Trionfo di Gesù nei cuori di tutti. E allora l’uomo riconoscerà e adorerà un solo Dio, un solo Signore, al quale si darà il nome di Dio. Una parola di speranza che ci invita a non temere il male perché seppur in questo tempo si manifesta con forza seminando confusione, divisione, e sconforto, non avrà mai il sopravvento. La Parola di oggi ci invita a confidare sempre, perché la vittoria finale è del Signore, è già scritto.