Tra i progetti del Senatore della Lega, Simone Pillon, c’è quello di proporre di cambiare la legge sull’aborto, la famigerata e discussa 194.
Anche fautore del Family Day, auspica che, presto, al Parlamento ci siano abbastanza pro life per poterne discutere. Nell’ attesa, ci sembra molto sensato che si crei una politica per tutelare la nascita e favorirla, per arrivare ad “aborti zero”.
“Ci arriveremo, come è successo in Argentina”, promette Pillon, ricordando che, lo scorso 8 Agosto, il Senato, li, ha bocciato il disegno di legge che voleva legalizzare l’aborto, in tutte le sue forme, e diffondere i farmaci per l’interruzione volontaria di gravidanza anche ai minorenni, che avrebbero potuti chiederli in farmacia, senza il controllo genitoriale e medico.
L’intenzione del Senatore Pillon è quella di cancellare del tutto la legge italiana del 22 Maggio del 1978: “Oggi non ci sono le condizioni per cambiare la legge sull’aborto 194. Ma anche noi ci arriveremo come l’Argentina”, ma, intanto, “ci sono le condizioni per applicare la prima parte della 194“, che -anche se non se ne parla mai- è fatta per tutelare la maternità e non incentivare le pratiche abortive, se non in alcuni rari casi. Se questo non accade, la responsabilità è solo di chi vuole farci intendere che ci è permesso, senza conseguenze (nemmeno legali), uccidere il feto.
“Occorre aiutare le donne che vogliono abortire, perché si trovano in difficoltà economiche e sociali“. “Le politiche che il ministro Fontana intende fare, con importanti aiuti alle famiglie, vanno in questa direzione. Dobbiamo sostenere la maternità altrimenti nel 2050 ci estinguiamo come italiani”. “Le risorse ci sono, ma occorre spostare i soldi che vanno alle lobby, alle banche”.
La Lega, dunque, ci fa ben sperare in un’epoca, non tanto lontana, in cui la gente scenda in piazza “in difesa della famiglia, dell’identità cristiana, a favore della libertà di educazione e contro la cultura gender”.
Antonella Sanicanti