Dopo il numero oltre la soglia di 1000 contagi da Coronavirus, il Presedente della Regione Campania, De Luca, ha preso una drastica decisione.
De Luca ha scelto, come prima misura restrittiva, di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. La reazione del Ministro dell’Istruzione non si è fatta attendere.
La Campania, forse un po’ come era previsto, nel giro di una settimana, ha raggiunto la soglia del 1000 contagi da Coronavirus. Una soglia ampiamente superata in verità, se pensiamo che il numero di contagiati, ieri, secondo il bollettino della Regione, ha raggiunto il numero di 1127.
Il Presidente, De Luca, aveva già annunciato che, se fosse stato raggiunto tale numero, si sarebbero avute maggiori restrizioni, oltre a quelle dettate dal Governo Nazionale nel Dpcm del 13 ottobre. E così è stato.
Per far fronte all’aumento e anche per snellire la mole di persone che affollano ogni giorno i mezzi pubblici dell’intera Regione, De Luca ha deciso per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e di tutte le Università, da oggi 16 ottobre, fino a venerdì 30 ottobre.
Quindici giorni di stop per vedere le eventuali conseguenze e la possibilità di una discesa di contagi. Perché questa scelta? Come lo stesso De Luca ha confermato, “è vero che il 93% dei contagiati è asintomatico, ma è anche vero che la maggior parte di questi è uscito fuori con l’apertura delle scuole”.
Il Governatore ha, anche, fornito i dati di contagio nelle scuole: “A Napoli e Caserta. Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti. Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti. Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi. Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti. Una situazione che non può continuare”.
E qui, la sua decisione di chiudere scuole ed università.
Ma la reazione del Ministro dell’Istruzione, Azzolina, non si è fatta attendere: “È una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna. Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo il virus non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita di contagi non è di certo colpa della scuola”.
Il Ministro parla di una “volontà di togliere il diritto allo studio” ai ragazzi della Regione Campania, mentre dall’altro lato la maggior parte dei genitori approva, anche se con dispiacere, la decisione del Governatore.
Sta di fatto che la Campania ancora non ha ricevuto, per tutte le sue scuole, la completa fornitura dei banchi monoposto, e che in molte scuole si è già assistito alla chiusura, da parte dei sindaci dei locali Comuni, delle scuole stesse per casi di Covid presenti all’interno. Quindi, la decisione di De Luca è stato solo l’apice di una situazione di chiusure che si stava pian piano affermando in tutta la Regione.
Non si tratta di una facile situazione e le restrizioni, anche se con un pizzico di rammarico, sono state accolte dall’intera popolazione della Regione Campania.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it
ROSALIA GIGLIANO
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