La magia nera è più diffusa e subdola di quanto si possa immaginare. Meglio non dimenticarlo mai.
L’allarme riti-voodoo arriva, stavolta, dalla provincia di Caserta, dove la Polizia ha arrestato due nigeriane e un ghanese, scoperti a costringere delle minorenni a prostituirsi.
E’ accaduto, precisamente, a Castelvolturno. Una di quelle malcapitate, una ragazzina di 17 anni, è riuscita a scappare, a raggiungere le forze dell’ordine e a denunciare i macabri e scandalosi fatti.
Anche lei era straniera, arrivata in Italia quasi due anni fa. Lo scorso anno, dopo aver subito una serie di angherie e brutali costrizioni, è riuscita, finalmente, a raggiungere il Nord, luogo in cui ha potuto parlare di ciò che le era capitato.
I suoi aguzzini le chiedevano di vendere il proprio corpo, soggiogandola tramite riti di magia nera, eseguiti da una donna che, in Campania, le aveva dato alloggio.
Se cercava di ribellarsi, di dire che non voleva condurre quel tipo di vita, la Maman la picchiava; più di una volta le aveva messo, addirittura, le mani alla gola, per sopraffarla.
Con lei c’erano altre ragazze, a condividere quella sorte, che ora non si trovano più.
Sappiamo, al momento, che la Maman in questione ha 48 anni ed era aiutata dal suo consorte, di 32 anni, e un’altra donna di 38 anni.
Quest’ultima, provvedeva a controllare che le ragazze, una volta condotte in strada, adempissero al loro ruolo di prostitute. Se qualcuna di loro disobbediva o creava problemi, era pronta a riferirlo alla Maman.
Raggiunti e arrestati dalla Polizia, i tre malfattori ora risponderanno di violenze di vario genere e reato di riduzione in schiavitù pluriaggravata.
L’episodio accaduto in Campania, non è il primo segnalato e denota un allargarsi del mercato africano della prostituzione, appunto, nel nostro Paese. L’allerta è d’obbligo. Antonella Sanicanti