La Campania da più di tre settimane è in zona rossa e quindi tranne i servizi essenziali, tutti i negozi, estetiste e barbieri sono chiusi. Ma c’è un’eccezione.
Il barbiere Carmine ha aperto il suo salone grazie a una speciale ordinanza del sindaco. Il motivo? Un’esigenza particolare per un ragazzo autistico. Aveva bisogno di tagliarsi i capelli e solo Carmine poteva “raccogliere” la sua richiesta. La storia.
Il barbiere che apre per lui
La Campania è da più di 3 settimane in zona rossa, a causa dell’aumento dei contagi da Covid. Tanti i negozi chiusi e, fra questi, anche parrucchieri e barbieri. Nessuno può aprire secondo l’ordinanza del Governo, tranne uno, il barbiere Carmine.
Siamo a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. E Carmine ha aperto il suo salone soltanto per un’ora. Il sindaco della cittadina ha, infatti, dato ordinanza a Carmine di aprire il suo negozio per un motivo speciale. L’ordinanza sindacale numero 17 del 24 marzo scorso, ha autorizzato e ordinato “l’apertura del salone al numero 9 di corso Italia alle ore 15.30”.
La richiesta della mamma di un ragazzo autistico
Ma qual era questo motivo così “speciale”? La madre di un ragazzo di 15 anni, autistico, ha contattato il sindaco, preoccupata per la salute del figlio, il quale abituato al taglio di capelli mensile, sempre nello stesso giorno e allo stesso orario, avrebbe potuto reagire in modo scomposto vedendosi negata la possibilità di andare dal barbiere, degenerando perfino nella violenza, come raccontato dal quotidiano Avvenire.
Una richiesta d’aiuto e una motivazione tale che non potevano essere ignorate. “Non ho avuto neanche un attimo di esitazione nell’accogliere la richiesta di questa madre […] E dal mio punto di vista quella di questo ragazzo è un’esigenza sanitaria speciale che non potevamo assolutamente trascurare” – ha spiegato il sindaco.
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Il sindaco emana l’ordinanza per permettere al suo barbiere di aprire per lui
Per questo, ecco l’ordinanza: Carmine ha potuto aprire il suo salone e dare la possibilità al ragazzo di non perdere “questa sua abitudine”. Inoltre, l’ordinanza sindacale ha anche un prosieguo: “Tale operazione si ripeterà il 26 di ogni mese, qualora lo stato di emergenza e la chiusura per barbieri e parrucchieri proseguisse ancora”.
Se da un lato, la pandemia da Covid impone chiusure, dall’altro non si possono ignorare richieste d’aiuto da parte di genitori preoccupati per la salute dei loro figli.
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ROSALIA GIGLIANO