Padre Cantalamessa: rinuncia a diventare vescovo per un ultimo desiderio

Padre Raniero Cantalamessa sarà presto nominato cardinale, ma ha chiesto a Papa Francesco la dispensa dall’ordinazione episcopale. Una scelta evangelica.

La possibilità, infatti, risulta essere attualmente non codificata dal diritto canonico. Ma tuttavia era già stata concessa da Giovanni Paolo II a padre Roberto Tucci. Quindi, “dal momento che c’è questa possibilità ho chiesto al Santo Padre la dispensa dall’ordinazione episcopale”, ha rivelato padre Raniero alla stampa diocesana di Rieti, diocesi nella quale attualmente risiede, come riportato da Faro di Roma.

Le ragioni della rinuncia di Padre Cantalamessa

Cantalamessa ha infatti spiegato che l’ufficio del vescovo è quello di “essere pastore e pescatore“. Lo spiega anche in un suo recente libro di esercizi spirituali per vescovi. Di conseguenza, ha spiegato, non si sente in grado di dare questo genere di contributo. “Alla mia età (86 anni) c’è ben poco che potrei fare come pastore”, ha commentato.

“D’altra parte, quello che potrei fare come pescatore posso continuarlo a fare annunciando la parola di Dio”, ha poi specificato. Prima di rivelare un suo ultimo desiderio ben chiaro, che ha a che fare con la sua intera vita e la sua missione su questa terra. La sua volontà, ha affermato al giornale diocesano, è quella di morire con l’abito francescano.

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Il desiderio alla base della rinuncia: morire con il saio francescano

“Un altro motivo è il desiderio di morire con il mio abito francescano: cosa che difficilmente mi avrebbero permesso di fare se fossi stato vescovo“, ha spiegato. Padre Cantalamessa è una figura molto nota al grande pubblico. Sia per il fascino delle sue catechesi, sempre suggestive e profonde allo stesso tempo, ricche di immagini evocative che rimandano a tempi e spazi lontani e colpiscono nel profondo del cuore, fino al centro dell’anima.

Sia, inoltre, come commentatore del Vangelo in tv. Dal 1982 infatti, seguendo l’esempio di Padre Mariano da Torino, ha iniziato a comparire sul primo canale Rai con il suo commento del Vangelo. Dal 1995 al 2009 ha poi condotto la rubrica “Le ragioni della speranza”, all’interno del programma di cultura religiosa A sua immagine.

Padre Raniero e la “parrocchia più grande d’Italia”

In questo modo padre Raniero, cominciando ogni trasmissione con il suo sorridente saluto francescano Pace e bene, diede vita a quella che definì la “più grande parrocchia d’Italia”. Composta cioè da due milioni di affezionati telespettatori in Italia e in tutto il mondo. Oggi padre Cantalamessa è il Predicatore della Casa Pontificia.

Cantalamessa
Padre Raniero Cantalamessa – photo web source

“Non sono il primo predicatore della Casa Pontificia, un tempo detto Predicatore Apostolico”, ha tuttavia ricordato il religioso. “Lo furono anche padre Anselmo Marzati di Monopoli, che papa Clemente VIII nominò a tale carica nel 1595 e creò cardinale il 9 giugno 1604; padre Francesco Maria Casini, nominato Predicatore apostolico da Innocenzo XII nel 1698 e fatto cardinale da Clemente XI nel 1712; padre Ludovico Micara da Frascati, che Pio VII nominò Predicatore Apostolico nel 1819 e Leone XII cardinale nel 1826”.

La richiesta del Papa a Padre Cantalamessa

Papa Francesco, in ogni caso, ha fatto sapere al religioso che desidera che continui nel suo ufficio di Predicatore. “Mi sono già messo all’opera per le prediche di Avvento che quest’anno si terranno nell’Aula Paolo VI, per consentire il dovuto distanziamento richiesto dall’epidemia”, ha così commentato Cantalamessa.

Per ciò che invece riguarda il ruolo e i compiti che dovrà svolgere ora che sarà nominato cardinale, ha spiegato che le cose non cambieranno molto.

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Cantalamessa: “Grazie a Dio potrò continuare a fare la vita di sempre”

“La nomina di cardinali ultraottantenni, come si sa, non comporta impegni pastorali particolari”, ha commentato. “Quindi, grazie a Dio e al Papa, potrò continuare a fare la vita di sempre: predicare nei limiti imposti dall’età – e, al momento presente, dalla pandemia – e risiedere, con alcune monache clarisse cappuccine, nell’Eremo dell’Amore Misericordioso di Cittaducale, pur facendo sempre parte, come Predicatore della Casa Pontificia, della Curia Generale dei Cappuccini in Roma”.

Tuttavia, c’è anche chi lo vuole e lo vede bene come “Consigliere del Papa“. Anche a questo padre Raniero ha riservato una battuta e una spiegazione. “Perché no”, ha così risposto. “Ma soltanto indirettamente, nel senso che il Papa, senza che io lo sappia, può trarre qualche lume dalla parola di Dio che annuncio“.

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Padre Raniero Cantalamessa – photo web source

Nei due conclavi precedenti, infatti, quello per l’elezione di Benedetto XVI e di Papa Francesco, padre Raniero è stato chiamato a farlo anche direttamente. Tenendo, su richiesta del Sacro Collegio, una delle due esortazioni che i cardinali devono ascoltare prima di entrare in conclave.

Giovanni Bernardi

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