Cappella Sistina, reati finanziari: il direttore del coro lascia comunque l’incarico

Perché il direttore del coro della Cappella Sistina si è dimesso e non ha ricevuto il titolo di emerito?

Ha terminato l’incarico alla direzione del coro ma su di lui l’ombra dell’inchiesta su reati finanziari

Cappella Sistina, indagine reati finanziari_ lascia il direttore del coro

Il direttore del coro della Cappella Sistina lascia l’incarico

Quest’oggi è giunta la comunicazione ufficiale dell’addio di monsignor Massimo Palombella alla direzione del coro della Cappella Sistina. Il monsignore ha concluso l’incarico ed ha fatto richiesta al Santo Padre di poter fare ritorno alla congregazione Salesiana, che avrà il compito di decidere a quale incarico assegnarlo.

Sei mesi dopo l’avvenuta richiesta e dopo che la congregazione Salesiana e l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Santo Padre hanno espresso parere positivo, papa Francesco ha accettato di effettuare il cambio all’interno del coro. Contestualmente all’addio di Monsignor Palombella ci sarà la promozione ad interim del direttore d’orchestra dei Pueri Cantori della Cappella Sistina, monsignor Marcos Pavan.

Da notare come, a differenza dei suoi predecessori, monsignor Massimo Palombella non è stato insignito dei titoli di direttore emerito, di membro della Cappella e di protonotario apostolico. Il motivo di tale decisione è legato all’indagine vaticana sui reati finanziari che lo vede coinvolto insieme al direttore amministrativo Michelangelo Nardella. L’inchiesta è ancora in corso ed entrambi pendono le accuse di riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello stato e peculato.

L’indagine sul direttore del coro della Cappella Sistina

L’indagine vaticana sui presunti reati finanziari è partita quando è stata scoperta l’esistenza di un conto su banca svizzera a cui avevano accesso il direttore amministrativo Nardella ed il direttore del coro monsignor Palombella. Si sospetta che Nardella lo utilizzasse per depositare i proventi ottenuti con le esibizioni del coro in giro per il mondo e che poi lo utilizzasse per fini personali.

Lo spostamento sospetto di denaro ha portato la magistratura vaticana ad esaminare il conto e la posizione dei due intestatari sui quali pesano le ipotesi di reato sopra descritte.La vera e propria inchiesta è stata ufficialmente aperta nell’ottobre del 2018 e nel gennaio di quest’anno è stata presa la prima decisione a riguardo: il Santo Padre ha posto sotto “commissariamento” il coro, togliendo la giurisdizione della Cappella Musicale alla Prefettura della Casa Pontificia ed assegnandola all’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche guidato da Guido Marini.

Monsignor Palombella veniva tenuto come direttore del coro, ma da quel momento in poi doveva fare riferimento a Marini. Nel corso delle indagini sarebbero emerse maggiori responsabilità da parte del direttore amministrativo, al momento però l’indagine rimane aperta e non è stato ancora aperto un processo ai danni dei due.

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Luca Scapatello

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