Il duro monito del Cardinale Robert Sarah si inserisce nel bel mezzo di un momento storico che vede l’Occidente lacerarsi dall’interno, per mancanza di visione.
Ma soprattutto c’è un motivo che è alla base di questa forte crisi che è sotto gli occhi di tutti, tanto è evidente.
Il Cardinale, voce sempre estremamente profetica oltre che del tutto autorevole nella Chiesa cattolica, ha infatti spiegato in una recente intervista che “l’eclissi di Dio” nelle società in cui oggi viviamo, che si accompagna totalmente alla crisi dei valori morali e umani, è dovuta anche alla confusione che troppo spesso si viene a creare sulla stessa verità rivelata.
Secondo il porporato infatti oggi la vera ragione per cui l’Occidente non è più capace di “stare in piedi” è perché non sa più inginocchiarsi.
Già dalla perdita del senso di sacralità all’interno della liturgia si vedono infatti i primi segni, che poi a caduta si riflettono nell’indebolimento dell’identità da parte dei sacerdoti, che troppo spesso finiscono per confondersi al mondo nascondendo la loro differenza e separazione da esso. Per questo c’è bisogno di rimettere al centro, spiega il cardinale, “un vero catechismo della vita spirituale”.
Proprio questo è infatti il titolo del suo ultimo libro, ancora pubblicato solamente in francese. Il prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti parla infatti della necessità di un “catechismo della vita interiore”, che metta al centro aspetti ben precisi della fede. Come i sacramenti, la preghiera, l’ascesi o la liturgia.
L’intenzione del testo è quella di indicare alcune vie principali per entrare dentro questa vera e propria vita spirituale, focalizzandosi non su un obiettivo accademico ma estremamente pratico. Se non c’è vita spirituale infatti non c’è vita umana, ha spiegato il porporato al settimanale francese Valeurs Actuelles. La vita spirituale è infatti ciò che di più intimo l’essere umano possiede e per questo, senza vita spirituale, si finisce per diventare come animali, o al limite come soggetti che mettono al centro delle teorie intellettuali sul mondo.
Niente di più distante dal senso profondo della spiritualità, che incrocia la vita della propria anima. Il problema del mondo di oggi è che non si da alcuna attenzione a questo aspetto fondamentale della vita e dell’esistenza umana, e lo si vede già dal mancato rispetto del silenzio e dal continuo sottoporsi a continui stimoli di tipo uditivo e visivo.
Il secondo richiamo del cardinale riguarda invece l’esperienza del cristiano che, a differenza di quanto purtroppo spesso si tende a pensare, non opta per la separazione da una vita di piacere ma per l’esclusione del peccato dalla propria vita, consapevole del fatto che proprio questo permette di vivere davvero a fondo e pienamente la propria vita.
Molto lontano da quel materialismo edonista in cui purtroppo siamo tutti sempre più immersi, e che detta i comportamenti e condiziona le esistenze. Sarah spiega che non si tratta di una scelta che ha a che fare con la politica, piuttosto con “una resistenza interiore ai dettami della cultura mediatica”, che fa sì che potere, denaro e confort non abbiano l’ultima parola.
In tutto ciò, la Chiesa nutre i suoi figli della dottrina della fede ricevuta da Gesù stesso, guarendo i suoi figli attraverso i sacramenti, che trasmettono la vita spirituale, e una vita in costante unione con Dio, ovvero l’unico modo di giunger a ciò che i cristiani definiscono Grazia.
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