Carlo Acutis, dal 10 ottobre dichiarato Beato dalla Chiesa, non temeva di prendere una posizione sull’aborto e lo faceva senza moralismo.
Dopo l’intensa e commovente giornata della Beatificazione di Carlo Acutis che ci ha fatto assaporare la Grazia del Cielo col suo esempio di giovane animato da una fede salda e concreta, arriva una notizia sconcertante.
L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) abbassa ancora l’asticella. E dopo aver abolito la ricetta per le donne maggiorenni che richiedono la pillola del giorno dopo, ora stabilisce che non sia più necessaria neppure per le ragazze minorenni.
L’8 maggio 2015 l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) decide che le donne maggiorenni possono acquistare la pillola del giorno dopo senza ricetta. Dall’8 ottobre 2020 ciò vale anche per le minorenni. Così facendo si dà il via libera all’acquisto di pillole abortive anche tra le giovanissime, che si sentono autorizzate con sempre più facilità e superficialità a un uso inconsapevole di tale farmaco, a rischio della loro stessa vita.
Provo a immaginare come avrebbe reagito Carlo, oggi Beato, di fronte a una simile notizia, che stride con la bellezza della sua testimonianza di vita tesa in una continua ricerca della verità e della carità verso gli altri. È sempre dal rapporto con l’Eucarestia e dalla sua adorazione che prende la forza per difendere la fede anche quando gli causa problemi.
Un professore del liceo Classico Leone XIII, dai Gesuiti, ricorda la volta in cui Carlo è stato l’unico a parlare contro l’aborto, senza timore. Mentre tutti i suoi compagni di classe tacevano. Carlo era poi capace di mettere in guardia i ragazzi dalle tentazioni distruttive del mondo. E invitava senza moralismi le sue amiche a non banalizzare il proprio corpo, a rispettarlo perché bello e sacro.
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L’incomprensione non lo spaventava mai, non gli importava di omologarsi. Era solito dire:”Tutti nascono come degli originali ma molti muoiono come fotocopie”. Cioè intendeva che ognuno nasce dotato dei doni del Signore che lo rende unico. Ma poi dipende da ciascuno preservare la propria originalità e portare frutto investendo e coltivando i propri carismi. Uno dei maggiori pericoli dei giovani è non aver cognizione di ciò che è bene per loro, e di non avere modelli che glielo indichino.
Ma di essere sempre in preda ad una cultura edonistica che distrugge la loro anima, e di cui la nuova autorizzazione dell’Aifa a favore della pillola del giorno dopo ne è un effetto. E li induce così ad una continua tensione nella ricerca di qualcosa che li appaghi sempre di più. Ma lasciandoli infine amaramente delusi e sempre più vuoti.
Simona Amabene
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