Il Beato Carlo Acutis è il sogno del calcio giovanile italiano

La Lega Pro del calcio si interessa al giovane Carlo Acutis, ne elogia le singolari virtù e avanza una richiesta inaspettata. 

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Un sogno per il calcio giovanile italiano: avere un giovane Santo come protettore per i giovani calciatori. Il Beato Carlo Acutis potrebbe diventare il “Protettore della Lega Pro”. Un ragazzo, appena salito agli onori degli altari, che stende la sua mano su altrettanti giovani, promesse del calcio professionista. Un percorso che vede, anche, l’interesse del mondo del calcio.

Carlo Acutis “proteggerà” la Serie C

Un percorso che prosegue e che vede, ora, l’interessamento anche della Lega Pro. Un sogno di 59 club di quella che una volta era chiamata la Serie C del calcio: avere un Santo protettore per tutte i giovani del calcio.

Il percorso è iniziato con una richiesta diretta sia alla CEI, che all’attenzione del Cardinale Bassetti. Ma, ora, vede anche gli stessi club (59 club) della Lega Pro mobilitarsi e manifestare attenzione e sensibilità a questa idea.

La scelta è caduta sul giovane Beato Carlo Acutis: “Il Beato Acutis era espertissimo di internet che, come il pallone, parla un linguaggio universale. Il nostro più profondo desiderio è legato a lui, ad una vita luminosa donata agli altri, al suo valore, alla passione per il calcio.

In un momento difficile come quello attuale, sarebbe un dono per i giovani avere a riferimento una figura come quella di Carlo” – spiega Francesco Ghirelli, Presidente di Lega Pro.

L’incontro fra la Lega Pro e mamma Antonia

Come si legge sul sito ufficiale della Lega Pro, i club e la Lega Pro hanno avuto, anche, un incontro streaming con la mamma di Carlo Acutis, la signora Antonia: “La testimonianza sul figlio è stata un regalo per tutti. Cuore, coraggio e valori sono le basi da cui nascono i progetti di solidarietà ai quali i nostri club danno vita ogni giorno” – ha concluso il Presidente Ghirelli.

Un giovane per i giovani e per le giovani promesse del calcio. È così iniziata una raccolta firme, che vede protagonisti proprio i club della Serie C.

Carlo amava molto il calcio e molte sono state le iniziative a suo ricordo anche in questo campo: un oratorio di Soresina, in provincia di Cremona, ad esempio, gli ha intitolato la scorsa primavera il suo centro sportivo.

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E, dopo la volontà di proporlo come Santo Patrono di internet, un altro “mondo” così intensamente frequentato dai giovani, si appresta ad averlo come guida.

Preghiamo, perché questo sogno diventi realtà.

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ROSALIA GIGLIANO

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