Carlo Castagna è morto ieri nel letto d’ospedale che lo aveva ospitato nell’ultimo periodo. Quest’uomo che aveva trovato il coraggio di perdonare la coppia, i colpevoli della strage di Erba, che in un giorno solo lo aveva privato della moglie, della figlia e del nipote, era un esempio di misericordia e fede in Dio talmente luminoso da fare interrogare il resto d’Italia su come e dove riuscisse a trovare quella forza. La risposta a quella domanda l’aveva data lui stesso all’indomani della tragedia che lo aveva colpito, quando interrogato aveva spiegato: “Da solo non sarei mai stato capace di pronunciare quel perdono, ma ho sentito sul capo la mano del Padre buono che infondeva in me una consolazione inspiegabile. Certamente Paola, Raffi e Yousi, che da due ore erano già nell’abbraccio del buon Dio, avevano interceduto per me”.
La sua scomparsa non può che colpire l’intera popolazione, la stessa che aveva empatizzato con lui quando alzatosi dal divano per andare a trovare la figlia e la moglie si era trovato al loro posto i Carabinieri che gli dicevano che c’era stata una strage, la stessa che quando aveva pubblicamente condiviso il perdono per gli assassini di Paola, Raffaella e Youssef (il nipotino di appena 2 anni) aveva ammirato la sua forza d’animo. A consolare chi lo ha conosciuto e amato c’è il pensiero che adesso, a distanza di quasi 12 anni, Carlo possa finalmente riabbracciare i suoi cari, come sottolinea il figlio Pietro in un post di saluto al padre su Facebook: “Oggi papà ci ha lasciati. Ne abbiamo passate tante insieme, ma tu eri per noi sempre una guida, un esempio da seguire e ammirare, e pur sapendo che adesso sarai felice perché hai ritrovato la tua Polly, Raffaella e il piccolo Fefé”.
La Strage di Erba
L’11 dicembre del 2006 Olindo Romano e Rosa Bazzi senza apparente ragione entrano in casa di Raffaella Castagna e uccidono lei, la madre Paola, il figlio Youssef. Le urla ed i rumori di quella strage avevano insospettito la vicina di casa Valeria Cherubini, questa avverte il marito, Mario Frigerio, ed insieme vanno a controllare cosa sta accadendo. Gli Assassini aggrediscono ed uccidono anche Valeria e Mario, quest’ultimo, però, si salva perché l’incendio appiccato poco prima dagli stessi assassini li costringe ad una disperata fuga. Dopo mesi di indagini si risale ai due colpevoli grazie alla testimonianza di Mario.
Luca Scapatello