Dopo il servizio di denuncia de ‘Le Iene‘ ai danni di don Barone, esorcista che dal 2000 opera in provincia di Caserta (Campania), il vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Spinillo ha deciso di sospendere l’esorcista per un anno. Il motivo di questa decisione è semplice, il sacerdote operava esorcismi nei confronti di minori con problemi psicologici senza l’autorizzazione del vescovo o della Santa Sede. Ad attirare l’attenzione sull’operato di don Barone è stato proprio il servizio del programma Mediaset: in questo Nicoletta, ragazza appena maggiorenne che da poco aveva fatto coming out con la famiglia, ha denunciato il sacerdote poiché effettuava esorcismi sulla sorella 13enne affetta da problemi psicologici.
La ragazza ha spiegato che tutto era cominciato proprio quando aveva confessato ai genitori la sua omosessualità. Questi convinti che l’influenza della sorella maggiore avesse portato la figlia minore ad avere problemi psicologici, si sono rivolti all’esorcista, il quale ha concordato con loro che la piccola fosse posseduta da un demonio. In tutta fretta l’esorcista si è recato nell’abitazione ed ha cominciato ad effettuare esorcismi. Nicoletta ha denunciato quanto stava accadendo ai Carabinieri, ma la denuncia è stata respinta e si è vista costretta a rivolgersi a ‘Le Iene’.
Dopo il servizio in questione, monsignor Spinilli ha convenuto che fosse necessario sospendere don Barone per il clamore suscitato con la sua condotta: “Dalla data odierna, per la durata di un anno revoco al summenzionato sacerdote, entro il territorio di questa Diocesi: la Facoltà di celebrare in pubblico sacramenti o sacramentali, in specie di celebrare la Santa Messa; la Facoltà di ascoltare le confessioni (can. 974, § I ); la Facoltà di predicare, in Chiese e Oratori (can. 764) o in occasione di riunioni di fedeli”, si legge nel decreto in cui vengono aggiunte le motivazioni di tale provvedimento: “è stato fonte di grave turbativa presso i fedeli a ragione della pratica di strane preghiere di esorcismi da lui compiuti nei confronti di minori e di persone da lui definite “possedute”; il summenzionato Sacerdote, dopo numerosi inviti e richiami personalmente condotti, in data 19 dicembre dell’anno 2017, alla presenza di altri sacerdoti della Diocesi è stato ammonito canonicamente, e gli è stato proibito di praticare preghiere di guarigione e di esorcismi e, contemporaneamente, è stato invitato a ravvedersi da tali comportamenti e a intraprendere un serio cammino di revisione”.
Luca Scapatello