Continua a rimanete in fase di stallo il futuro della nave Acquarius con a bordo 629 migranti tra cui 123 minorenni senza accompagnatori 7 donne incinte e 15 ustionati che hanno bisogno di immediate cure. Al termine del vertice di Palazzo Chigi di questa mattina il neo governo è rimasto fermo sulla posizione di ieri, ovvero chiudere l’accesso ai porti italiani alla nave piena di migranti bisognosi di aiuto. A diffondere la decisione è stato il premier Giuseppe Conte che ha battuto ancora una volta sull’indisponibilità di Malta ad accogliere l’Aquarius: “Non ha assicurato alcun intervento, neppure in chiave umanitaria. Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza”.
Alle accuse di Conte ha risposto il premier maltese Joseph Muscat attraverso un tweet durissimo nei confronti del governo italiano: “Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull’Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolosa per tutti quelli che sono coinvolti”. In un secondo comunicato, il primo ministro di Malta ha specificato che il salvataggio dei migranti in mare è stato coordinato dalla Guardia Costiera italiana e che pertanto l’accoglienza è di pertinenza dell’Italia. La linea dura sull’immigrazione voluta del ministro dell’Interno Salvini sta dunque portando ad un braccio di ferro con l’Europa che rischia di gravare sulla pelle dei bisognosi.
Caso Acquarius, il secco “No” di Salvini e la risposta dei sindaci
In un post sul proprio profilo Facebook, il ministro dell’interno ha ribadito la linea dura contro l’accoglienza alimentando l’hashtag trendsetter #chiudiamoiportiitaliani che tanti consensi ha ricevuto nell’ultimo periodo: “Da oggi anche l’Italia comincia a dire NO al traffico di esseri umani, NO al business dell’immigrazione clandestina”. Nel frattempo, per tamponare le emergenze a bordo, sono state inviate due motovedette con medici a bordo nel caso ci siano delle emergenze mediche a cui fare fronte.
La nave rimane dunque a largo senza sapere dove dirigersi (25 miglia da Malta e 37 dall’Italia) ed alcuni sindaci italiani, seguendo l’esempio di De Magistris, hanno dato disponibilità all’approdo dell’Acquarius nei propri porti: tutti i porti da Napoli in giù sono pronti ad accogliere i migranti con i sindaci disposti ad affrontare l’accoglienza a proprie spese. A sorpresa anche il sindaco di Livorno, appartenente al Movimento 5 Stelle, si era opposto al dicktat di rifiutare l’accoglienza sulla pelle dei migranti, ma il suo post di solidarietà è stato prontamente cancellato dopo qualche ora.
Luca Scapatello