Oggi festeggiamo la memoria liturgica della Cattedra di San Pietro, la ricorrenza che mette al centro della nostra memoria la missione che Gesù affidò al principe degli Apostoli.
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Con queste parole, Nostro Signore Gesù Cristo affidava un compito di primaria importanza a San Pietro, colui che fu chiamato a guidare il nuovo popolo di Dio, la Chiesa. Con la particolare memoria della Cattedra di San Pietro (che va ad aggiungersi alla memoria liturgica del Santo, celebrata il 29 giugno) si vuole mettere al centro della riflessione la missione compiuta dall’Apostolo e l’autorità del “seggio fisso”, simbolo emblematico del Pontefice e dei Vescovi.
Cattedra di San Pietro: alle origini della festa
Oggi festeggiamo la Cattedra di San Pietro nella giornata del 22 febbraio. Non è sempre stato così in realtà. Le fonti, relative alla Chiesa delle origini, ci parlano di una doppia celebrazione: una a Roma e una ad Antiochia, poiché la storia ci ha tramandato l’esistenza di due cattedre di Pietro. Prima del suo viaggio e del suo martirio nella capitale dell’Impero, la sede del magistero petrino fu identificata ad Antiochia. Dunque, in principio, la liturgia era solita celebrare due commemorazioni: il 22 febbraio ad Antiochia e il 18 gennaio a Roma.
La riforma del calendario
Sopravvenne poi la riforma del calendario liturgico, la quale unificò le due feste nell’unica data del 22 febbraio, data che trova riscontro anche nella Depositio Martyrum, inserita nel cosiddetto Cronografo del 354, a opera di Furio Dionisio Filocalo. Il motivo principale per il quale inizialmente si scelse la data del 18 gennaio nella liturgia romana era legato alla vicinanza con la Quaresima, per evitare di far coincidere la festa con il periodo pre-pasquale.
La missione di Pietro
Autorità del Papa e dei Vescovi, questo rappresenta la Cattedra, che letteralmente è il seggio fisso del Sommo Pontefice. La cattedra di San Pietro indica dunque la sua posizione di rilievo rispetto al collegio apostolico, per esplicita volontà di Gesù, che gli affidò il compito di “guidare il gregge”, dunque il popolo di Dio.
La festa nel martirologio Romano
La fonte principale da cui attingiamo notizie certe circa la celebrazione odierna è il Martirologio Romano: “Festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, al quale disse il Signore: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Nel giorno in cui i Romani erano soliti fare memoria dei loro defunti, si venera la sede della nascita al cielo di quell’Apostolo, che trae gloria dalla sua vittoria sul colle Vaticano ed è chiamata a presiedere alla comunione universale della carità”.
Fabio Amicosante
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