Dalla visione di S. Teresa d’Avila, circa la Confessione:
“(…) ed ecco, ad un tratto, spalancarsi innanzi agli occhi una voragine profondissima tutta ripiena di fuoco e di fiamma, e laggiù cadere abbondantissime, come la neve d’inverno, le povere anime.
Spaventata, santa Teresa alza gli occhi al cielo e dice :”Mio Dio, mio Dio! Che cosa vedo mai? Chi sono tutte quelle anime che vanno perdute? Saranno certamente anime di poveri infedeli…”.
“No, Teresa – rispose Gesù – no! Sappi: quelle anime che vedi in questo momento andare all’ inferno per mia permissione, sono tutte anime di cristiani come te”.
Teresa ancora più stupita intervenne: “Ma saranno anime di gente che non credevano, che non praticavano la religione, che non frequentavano i Sacramenti…”.
“No, Teresa, no! Sappi che sono anime di cristiani battezzati come te, che come te credevano e praticavano…”.
“Ma allora non si saranno confessati mai, neppure in punto di morte”.
“No, sono anime che si confessavano e si sono confessate anche in punto di morte…”, dice Gesù.
“Come, o mio Dio, vanno dannate?”.
“Vanno dannate perchè si confessano male!…
Và, o Teresa, racconta a tutti questa visione e scongiura Vescovi e Sacerdoti di non stancarsi mai di predicare sul rischio delle confessioni mal fatte, onde i miei cari cristiani non abbiano a convertire la medicina in veleno e servirsi in male di questo sacramento, che è il sacramento della misericordia e del perdono”.