Solo qualche giorno, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha cominciato al mondo cristiano un lieto annuncio, ossia che il lunedì, dopo la festa di Pentecoste, si celebrerà (ogni anno) la memoria della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa.
La notizia è stata resa ufficiale dall’approvazione di Papa Francesco e dalla firma del Cardinale Prefetto Robert Sarah ed è ora stata trasmessa a coloro che si occupano di aggiornare il Calendario Romano.
“Considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa nei Pastori, nei religiosi e nei fedeli, come anche della genuina pietà mariana” -dice Monsignor Sarah- l’omaggio alla Vergine Maria era doveroso e atteso da ogni fedele.
“Questa celebrazione ci aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti”.
Sappiamo, infatti, che Maria ha un ruolo determinante nella storia della cristianità, come l’ha avuto in quella del suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, durante la sua vita terrena e la sua Passione. Ma Maria, anche oggi (e così sarà sempre), ha un compito innegabile, che la vede sostenitrice dell’umanità sofferente, di ogni creatura che, con autentica fede, cerca suo Figlio, il nostro Dio, e la salvezza.
La memoria di Maria Madre della Chiesa, dunque, “dovrà apparire in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore; i relativi testi liturgici sono allegati a questo decreto e le loro traduzioni, approvate dalle Conferenze Episcopali, saranno pubblicate dopo la conferma di questo Dicastero”.
E’ singolare notare che, il giorno di Pentecoste e quelli a seguire, videro la nascita della vera Chiesa cristiana: gli Apostoli, riuniti nel cenacolo, proprio insieme a Maria, ricevettero lo Spirito Santo, la forza, la saggezza, la sapienza che permise loro, da qual momento in poi, di annunciare il messaggio evangelico, senza remore.
Sembra giusto, dunque, che, subito dopo il ricordo di quegli eventi, si celebri Maria, madre, testimone e protagonista indiscussa di quei fatti.
Antonella Sanicanti
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