Cei: a seguito dell’incontro con il Comitato tecnico scientifico, arrivano nuovi aggiornamenti sulle celebrazioni delle esequie.
Superato un complesso nodo organizzativo: non sarà più necessario munirsi di strumenti per la rilevazione della temperatura corporea, prima della partecipazione alle celebrazioni delle esequie. L’annuncio è arrivato direttamente dalla Cei, a seguito dell’incontro con i membri del Comitato tecnico scientifico. Come riporta l’agenzia di informazione Sir, con l’importante aggiornamento sulle disposizioni in vigore per la “fase 2” si dà una concreta risposta alla complessità, per tutte le parrocchie, di far fronte alla precedente richiesta.
L’importante aggiornamento è arrivato nei giorni scorsi. Attraverso esso, si invitano, naturalmente, tutti i parroci a sensibilizzare tutti i fedeli a porre massima attenzione, al fine di evitare eventuali contagi. Non sarà dunque necessario munirsi di strumenti per la misurazione della temperatura e, a fronte di ciò, la richiesta è quella di rimanere a casa se si accusano sintomi riconducibili al Covid. Stesso discorso per tutti coloro che presentano una temperatura superiore ai 37,5°: la richiesta è di rimanere nella propria abitazione.
La richiesta di misurazione della temperatura corporea prima dell’accesso in Chiesa per le celebrazioni delle esequie aveva rappresentato già un’oggettiva complessità di esecuzione. Questo, come riporta l’agenzia Sir, era stato già espresso nella nota complementare inviata al Ministero dell’Interno, poche ore dopo l’uscita delle nuove disposizioni. A fronte di ciò, ci sono stati importanti aggiornamenti, rilasciati nella giornata di sabato 2 maggio.
Come leggiamo dalla fonte, c’è dunque stata una nuova riunione, con i membri del Comitato tecnico scientifico, dove si è tornato a parlare dell’effettiva complessità delle precedenti richieste, riguardanti le celebrazioni delle esequie. Si farà dunque leva sulla responsabilità di ogni fedele, dal momento che il dramma pandemico ha di fatto modificato i comportamenti sociali. Tutti sono al corrente del pericolo che si corre se si sottovalutano le misure che tutelano la salute pubblica e questo deve essere un vincolo importante per la ripresa delle celebrazioni. Come riporta Sir, il Segretario Generale ha immediatamente condiviso l’aggiornamento sulle celebrazioni delle esequie a tutti i Vescovi, al termine della riunione.
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Fabio Amicosante
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